La pièce narra lo strano incontro di tre sconosciuti – un’industriale, un professore e una poliziotta – costretti per ragioni misteriose a trascorrere un’intera notte in uno stesso appartamento: mentre cercano di venire a capo della situazione e possibilmente uscire dal fastidioso en passe i personaggi finiscono con il rivelare qualcosa di sé.
In un crocevia delle loro esistenze e di fronte all’enigma i tre son perfino tentati di “confessarsi” più o meno apertamente e si punzecchiano e provocano reciprocamente, cercando con domande e insinuazioni di portare alla luce quei “misfatti” che potrebbero forse giustificare l’essere precipitati in una sorta di limbo – in un tempo sospeso – in attesa di comprendere quale sarà il loro destino.
Sul filo della suspense si svolge un curioso “interrogatorio” in cui i protagonisti si scambiano i ruoli, in una sorta di gioco delle parti, mentre una serie di indizi sembrano suggerire conclusioni non proprio rassicuranti su ciò che li attende – come se ormai fossero entrati in un ingranaggio, un labirinto senza via d’uscita.
Tra imprevisti, sconcertanti rivelazioni e coups de théâtre le atmosfere continuano a mutare e così i toni della conversazione – da un’algida cortesia a un vivo interesse, dall’indifferenza fino a vere e proprie accuse in una vorticosa giostra delle emozioni.
La fortunata commedia del drammaturgo e scrittore, nonché sceneggiatore e apprezzato traduttore mostra tre individui alle prese con la loro coscienza, tra dubbi e incertezze, dapprima convinti che si sia trattato di un equivoco o di un errore, poi sempre più persuasi di essere di fronte a ben altro che una semplice coincidenza.
La questione fondamentale se quel luogo non meglio definito sia davvero l’anticamera dell’aldilà – o forse il loro personale inferno – non ottiene risposta, ognuno custodisce dei segreti che gli altri sembrano decisi a strappargli a brandelli, con consapevole crudeltà, si creano alleanze e contrapposizioni in una sorta di partita a scacchi con regole ignote e senza vincitori.
Finché appare una figura femminile che chissà, potrebbe finalmente risolvere l’enigma. O forse no.