Aiutata dai volontari della Chiesa di Scientology, la Fondazione ha avuto modo di informare oltre 500 cittadini sui disastri che causa la droga e, considerata la grande quantità di persone che passeggiava per la centralissima via Roma a Cagliari, è stato possibile contattare persone di qualsiasi età ed anche di diverse nazionalità.
“Il problema droga è intorno a noi, le storie di droga sono conosciute da tutti ma se ne parla troppo poco, chissà qual’è la paura delle persone a darsi da fare perché questa piaga sia risolta” ha sottolineato un passante che, nel ricevere i libretti, ha ringraziato i volontari perché grazie ai materiali usati per fare prevenzione, persone a lei molto vicine, hanno potuto riflettere su ciò che stavano vivendo e non solo ne sono usciti, ma hanno anche iniziato a darsi da fare affinché altri rimanessero alla larga da questo mondo.
“La droga è l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, ispiratore di questa campagna sociale. Su questo verte il lavoro dei volontari: poiché l’attuale cultura tende a minimizzare relativamente agli effetti causati dalla droga, vedendo nel profitto un sostituto ideale alla salute; e non si pensi che qualcuno abbia issato la bandiera bianca: col tentativo di monetizzare sulla salute, si sta lavorando in favore degli spacciatori.
Il 7 aprile è il giorno della salute e questa va a braccetto con la vita libera dalla droga.
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