In tal senso, la CISAL FederEnergia, ha chiesto una convocazione al Governo in sede istituzionale, al fine di valutare, congiuntamente alle altre parti coinvolte, l’equilibrio tra l’obiettivo “no coal 2025” e la gestione del transitorio da parte delle aziende interessate, con le conseguenti ricadute.
E’ forte, infatti, la nostra preoccupazione, sia per risvolti occupazionali, che includono le problematiche legate al rischio di sradicamento dal proprio territorio di migliaia di famiglie a causa di potenziali trasferimenti, sia per la disarticolazione dell’organizzazione del lavoro in questo segmento di produzione.
Come è noto, in data odierna, si svolgerà una prima riunione presso il Ministero dello Sviluppo Economico nella quale non è prevista la partecipazione dei Sindacati ma solo quella delle delegazioni delle imprese elettriche.
Contemporaneamente, tuttavia, la CISAL ha ricevuto una comunicazione ufficiale da parte dello stesso Ministero dello Sviluppo Economico con la quale si assicura che la CISAL FederEnergia, così come gli altri Sindacati, verrà convocata al “Tavolo interministeriale sulla dismissione delle centrali termoelettriche a carbone” a partire dalla prossima riunione dello stesso.
Preso atto di questa comunicazione governativa, la CISAL FederEnergia ritiene inutile – se non strumentale ad altri obiettivi – attuare qualsiasi ulteriore iniziativa, anche di protesta, legata alla vicenda.
Rimaniamo in attesa della convocazione da parte del Ministero che – ci è stato assicurato – giungerà con congruo anticipo al fine di consentire l’agevole partecipazione di tutti i convocati.
Distinti saluti.
CISAL FederEnergia
Segreteria Nazionale