Questa mattina, coordinati dal Comando Provinciale di Sassari, i militari del Gruppo di Olbia
hanno dato esecuzione ad un’attività di perquisizione e sequestro preventivo di un canile
gestito da un’associazione di volontariato, disposta della Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Tempio Pausania.
L’associazione in questione, incaricata della cura e della custodia di animali da affezione,
sarebbe sospettata di detenere, fin dall’anno 2015, cani randagi in condizioni incompatibili
con la natura di animali domestici producendo loro gravi disagi. L’istituto, a fronte di una
capacità massima consentita di 300 animali, ne avrebbe ospitati oltre 500. Le operazioni
sono finalizzate a verificare le condizioni igienico-sanitarie nonché l’adeguatezza dei box
per garantire e tutelare la salute degli animali.
I reati per cui si procede nei confronti dei due responsabili sono “falsità ideologica in
certificati emessi da esercenti un servizio di pubblica necessità” e “abbandono di animali”
ma non si escludono ulteriori sviluppi delle indagini sulla scorta delle evidenze acquisite e
delle valutazioni dell’Autorità Giudiziaria inquirente.
Le Fiamme Gialle, attraverso l’analisi della documentazione acquisita, dovranno appurare
anche l’eventuale sussistenza di altri reati connessi alla percezione di contributi pubblici.
Alle operazioni del Nucleo Mobile del Gruppo Olbia hanno partecipato le componenti
specialistiche della Squadra Cinofili ed i Baschi Verdi coadiuvate dalla Sezione Aerea della
Guardia di Finanza di Elmas che ha sorvolato la zona per documentare le condizioni dei box
e di tutte le aree.
I militari della Guardia di Finanza sono stati inoltre supportati dalla competente azione del
personale dell’Ente Nazionale Protezione Animali e del Servizio Veterinario della locale ASL
che, previa verifica dei microchip e dello stato di salute dei cani, procederà nelle prossime
ore alla loro ricollocazione presso idonee strutture ricettive regionali.
L’attività condotta oggi testimonia ancora una volta la trasversalità dell’azione della Guardia
di Finanza che, quale moderno Corpo di polizia economico finanziaria, è in grado di
assolvere anche ai complessi compiti di polizia ambientale sotto profili della protezione del
paesaggio, del settore riguardante i rifiuti nonché della protezione degli animali
hanno dato esecuzione ad un’attività di perquisizione e sequestro preventivo di un canile
gestito da un’associazione di volontariato, disposta della Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Tempio Pausania.
L’associazione in questione, incaricata della cura e della custodia di animali da affezione,
sarebbe sospettata di detenere, fin dall’anno 2015, cani randagi in condizioni incompatibili
con la natura di animali domestici producendo loro gravi disagi. L’istituto, a fronte di una
capacità massima consentita di 300 animali, ne avrebbe ospitati oltre 500. Le operazioni
sono finalizzate a verificare le condizioni igienico-sanitarie nonché l’adeguatezza dei box
per garantire e tutelare la salute degli animali.
I reati per cui si procede nei confronti dei due responsabili sono “falsità ideologica in
certificati emessi da esercenti un servizio di pubblica necessità” e “abbandono di animali”
ma non si escludono ulteriori sviluppi delle indagini sulla scorta delle evidenze acquisite e
delle valutazioni dell’Autorità Giudiziaria inquirente.
Le Fiamme Gialle, attraverso l’analisi della documentazione acquisita, dovranno appurare
anche l’eventuale sussistenza di altri reati connessi alla percezione di contributi pubblici.
Alle operazioni del Nucleo Mobile del Gruppo Olbia hanno partecipato le componenti
specialistiche della Squadra Cinofili ed i Baschi Verdi coadiuvate dalla Sezione Aerea della
Guardia di Finanza di Elmas che ha sorvolato la zona per documentare le condizioni dei box
e di tutte le aree.
I militari della Guardia di Finanza sono stati inoltre supportati dalla competente azione del
personale dell’Ente Nazionale Protezione Animali e del Servizio Veterinario della locale ASL
che, previa verifica dei microchip e dello stato di salute dei cani, procederà nelle prossime
ore alla loro ricollocazione presso idonee strutture ricettive regionali.
L’attività condotta oggi testimonia ancora una volta la trasversalità dell’azione della Guardia
di Finanza che, quale moderno Corpo di polizia economico finanziaria, è in grado di
assolvere anche ai complessi compiti di polizia ambientale sotto profili della protezione del
paesaggio, del settore riguardante i rifiuti nonché della protezione degli animali