Lunedì 8 aprile alle 12:25 andrà in onda su Rai3 Tesori troppo nascosti, puntata speciale della rubrica Tg3-Fuori TG dedicata alle meraviglie archeologiche della Sardegna nuragica e pre-nuragica e alla loro difficile gestione e valorizzazione. Nel corso della puntata, condotta da Maria Rosaria De Medici e curata da Mariella Venditti, l’inviato del tg3 Giorgio Galleano presenterà i servizi realizzati sull’Isola l’inverno scorso.
Il primo servizio, dedicato alle Domus de Janas decorate e alla loro candidatura a far parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco,vedrà le telecamere del tg3 entrare per la prima volta nella Domu de Janas di Sa Pala Larga di Bonorva, scoperta nel 2008 e da allora chiusa per monitoraggio e restauri. Ad illustrare agli spettatori Sa Pala Larga e la Tomba del Capo di S. Andrea Priu saràNadia Canu, archeologa della Soprintendenza di Sassari e Nuoro. Altra meraviglia poco nota la Domus S’Incantu di Putifigari, che a trent’anni dalla scoperta non è ancora stata a messa a gara per la gestione/fruizione. A descrivere la tomba, e a presentare la candidatura Unesco, sarà l’archeologa Giuseppa Tanda, madrina della proposta. [foto id=”279190″]
Nel terzo servizio verranno approfondite altre possibili destinazioni d’uso dei nuraghi e si farà il punto su alcune delle scoperte che negli ultimi anni hanno riscritto – o tentato di riscrivere – la storia della Sardegna e del Mediterraneo: dalle nuove datazioni che attribuiscono ai Sardi, e non più ai Fenici, una serie di innovazioni e scoperte, fino alle ipotesi più controverse relative all’identificazione fra Sardi e Shardana o alla scrittura e alla lingua dei Nuragici: fra gli intervistati ancora Mauro Perra (al nuragheArrubiu), l’archeologo Giovanni Ugas, il divulgatore Pierluigi Montalbano, l’enologo Tonino Arcadu, lo scrittore Sergio Frau, il glottologo Salvatore Dedola e alcuni studiosi “dilettanti” come l’architetto Valeria Putzu – che ha di recente pubblicato un libro sui rapporti fra Sardegna e penisola iberica – e il medico Marcello Onnis, che ha individuato un interessante schema di distribuzione territoriale dei nuraghi.
Infine, un ritorno agrodolce alla cronaca con in primo piano il disagio degli operatori delle cooperative di gestione dei siti e il caso del sito di Arcu Is Forros (Villanova Strisaili) dove le guide lavorano da due anni senza stipendio.
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