Questa 9° edizione mira a consolidare il lavoro di organizzazione, curatela e sensibilizzazione alla fotografia condotto finora, ma si pone un obiettivo ancora più ambizioso: allargare fisicamente gli allestimenti dal solo comune di Mogoro, luogo dove finora si è svolto il festival, ad altri tre paesi del territorio dell’Unione dei Comuni Parte Montis.
Sarà un festival diffuso e di comunità che porterà l’arte fotografica in strada e non circoscritta ad un immobile, rendendo tutti i piccoli centri storici di Mogoro, Simala, Gonnostramatza e Pompu (OR) dei veri e propri musei a cielo aperto. Seconda novità di quest’anno è l’abolizione del biglietto di ingresso. Il Festival sarà quindi gratuito per poter essere fruito da quante più persone possibili, senza limiti di età e d’estrazione socio-culturale. L’intento è quello di continuare a scrutare il mondo attraverso l’occhio di qualcuno “altro da sé”, di immedesimarsi nel racconto, entrare in empatia con il soggetto ritratto, scoprire bellezze o difficoltà di luoghi vicini e lontani…e sentirsi parte attiva nella costruzione della società futura.
Come ormai consuetudine, il tema prende le mosse dal titolo di una nota canzone del panorama cantautorale italiano. Saranno infatti le note dell’eclettico e barbuto Vinicio Capossela a fare da filo conduttore alle mostre, le quali si interrogheranno (come faremo tutti noi e i visitatori) sul quesito: “Che coss’è l’Amor?”. Una domanda per nulla scontata, se si pensa che alcune lingue, come l’arabo, declinano questo sentimento in mille modi diversi…estasi, passione, amore fisico, delle volte impossibile, filosoficamente platonico, verso tutto o proprio niente. Si può amare un uomo, una donna, un animale, la propria terra, gli amici e la famiglia, il riflesso di uno specchio, un libro, una canzone, il profumo del caffè che riporta alla mente un ricordo caro…
Le mostre fotografiche esposte saranno dodici, ossia sette progetti di autori di riferimento nazionale e internazionale, più tre dei vincitori del Premio BìFoto, oltre ad un lavoro selezionato dalla scuola di fotografia “La Bottega della Luce” di Cagliari ed una menzione speciale attribuita per la forza della narrazione fotografica. Quest’ultima, dal titolo “2030: Birthday of a Metropolis” di Filippo Venturi, verrà esposta presso il Nuraghe Cuccurada di Mogoro nelle stesse date del Festival ma secondo gli orari di apertura del sito archeologico. Inoltre, la sala d’ingresso del Comune di Mogoro accoglierà la mostra fotografica degli allievi che hanno appena concluso il corso di primo livello di fotografia digitale organizzato e tenuto da Stefano Pia.
Gli autori:
SILVIA ALESSI – Skin Project (Galleria SPAZIORAW, Milano)
DIEGO BARDONE – Amatevi, idioti! (Centro storico di Mogoro)
GIULIA BERSANI – Lovers (Centro storico di Mogoro)
NIKI GLEOUDI – Eros (Centro storico di Mogoro)
STEFANO MIRABELLA – Dom (Centro storico di Mogoro)
FAUSTO PODAVINI – MiRelLa (Centro storico di Mogoro)
VALERIA SANNA – Le Solitudini del 14 (Centro storico di Mogoro)
Vincitori Premio BìFoto:
EMANUELA CHERCHI – Campana di Vetro (Centro storico di Simala)
SIMONE ZAUGG – Wechselwirkung (Centro storico di Pompu)
GIUSEPPE CUPPERI – Bambino per sempre (Centro storico di Mogoro)
Miglior lavoro “La Bottega della Luce”:
GIORGIA CONGIA – Il Silenzio (Centro storico di Gonnostramatza)
Ad arricchire il programma ci saranno anche workshops, letture portfolio, talks, presentazioni di libri e incontri con gli autori.
Il 04 Maggio, l’appuntamento è a Mogoro alle ore 10:00 con la lettura privata del portfolio assieme a Sandro Iovine, giornalista, critico e docente di fotografia presso FP School di Milano. Nel pomeriggio, alle ore 19:30 in Piazza Giovanni XXIII, invece, si assisterà al Talk Show del fotografo Settimio Benedusi. Il giorno seguente, domenica 05 Maggio, stesso luogo e stessa ora (19:30) per la presentazione del libro “Street Life Milano” assieme all’autore Diego Bardone.
Venerdì 10 Maggio sarà dedicato al paese di Simala dove, alle ore 19:00 sul sagrato della Chiesa di San Nicolò, si assisterà alla presentazione del volume “20 Storie di Natura”, una raccolta di immagini poetiche di paesaggi e scenari maestosi che caratterizzano la Sardegna. A seguire la presentazione della mostra “Campana di Vetro” di Emanuela Cherchi, una delle vincitrici del premio BìFoto.
E poi ancora a Gonnostramatza il 12 Maggio alle ore 09:30. Durante la mattinata è previsto il workshop “Ritorno al Futuro” assieme agli amici dell’associazione “Immaginariamente” di Oristano che ci illustreranno il fascino della stenoscopia e ci mostreranno praticamente le fasi di lavoro in camera oscura, stampando le foto dagli smartphone di curiosi e visitatori. Nella stessa data ci sarà la presentazione della mostra “Il Silenzio” di Giorgia Congia, promettente allieva della scuola di fotografia “La Bottega della Luce” di Alessandro Galimberti.
L’ultimo appuntamento del Festival è fissato per il 17 Maggio alle ore 19:00 a Pompu al Museo Casa del Pane con Marco Ceraglia e il suo “Ritratto di gruppo più grande del mondo”. In seguito, scopriremo le foto che compongono il progetto fotografico di Simone Zaugg intitolato “Wechselwirkung”.
Ultima novità di questo nuovo “volto” del BìFoto è la durata poiché le mostre rimarranno allestite fino a marzo 2020 quando inizieranno i preparativi dell’edizione 2020, anno in cui il Festival spegnerà le sue prime 10 candeline.
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