temporanee del Museo del Costume e si chiuderà il 9 giugno.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Giovanni Antonio Sulas, vuole far conoscere a un pubblico più ampio il percorso artistico dell’intellettuale nuorese e, in particolare, l’esistenza delle borse
di studio da lui volute per promuovere il proseguimento del percorso di formazione da parte di studenti
particolarmente meritevoli e bisognosi di un sostegno economico.
L’occasione vuole essere di stimolo per i ragazzi delle scuole superiori e per gli universitari, residenti nella provincia di Nuoro, affinché presentino alla Fondazione progetti di ricerca o proposte riguardanti il perfezionamento del proprio curriculum.
L’esposizione ha come fulcro la figura del Sulas artista, fortemente caratterizzata da una creatività poliedrica che, nel corso degli anni, si è espressa negli ambiti più disparati.
Il titolo dell’evento evidenzia da sé questa sua capacità di spaziare dalla pittura alla progettazione di arredi e tessuti, dallo studio delle forme della tradizione locale al loro utilizzo in contesti decisamente
contemporanei.
L’esposizione, curata da Cecilia Mariani, vuole essere lo specchio della storia di questo artista così versatile, evidenziando le tematiche dei suoi dipinti accanto ad alcuni pezzi di arredo di sua ideazione e alla documentazione inerente il lavoro di consulenza da lui svolto per il “Progetto Sardegna” e per l’allestimento degli interni dei primi hotel della Costa Smeralda voluti da Karim Aga Khan e di Su Gologone a Oliena.
Un excursus che permetterà al visitatore di immergersi in un’atmosfera armoniosa e coerente, nell’intimità dei suoi fiori e delle sue nature morte come nella solitudine assolata dei suoi paesaggi. Un mood che si
estende dal design dei mobili ai bellissimi ricami per le tomaie di scarpe, borse, scialli e cuscini.
La Fondazione Sulas ha voluto coinvolgere nel progetto gli studenti del Liceo artistico “Francesco Ciusa” di Nuoro in un lavoro di rielaborazione della produzione di Sulas, i cui esiti saranno esposti in
una sezione a sé stante grazie anche al coinvolgimento del Fab lab Make in Nuoro, che ha realizzato alcuni dei modelli concepiti.
L’evento, che gode del patrocinio dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Sarda, dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico, della Fondazione del Banco di Sardegna, della Camera di
Commercio di Nuoro e dell’Amministrazione comunale della città, è stato coordinato e allestito dalla società Eikon di Nuoro. La mostra vede anche il contributo dell’Ente Musicale di Nuoro e la promozione presso i propri circoli da parte della Federazione delle Associazioni degli Emigrati Sardi.