La sorpresa, a discapito di quanto una parte di società orientata a far accettare la droga, i volontari hanno riscontrato nella maggior parte dei ragazzi una voglia di sanità, un intento di creare un cambiamento, con la determinazione di smetterla di perdere amici. Proprio quest’ultimo è stato un elemento che ha fatto sorgere domande nei volontari stessi che hanno voluto approfondire e parlando con gli stessi studenti hanno scoperto che i ragazzi denunciano il fatto che hanno avuto amicizie che si sono interrotte a causa della droga: l’amico che ha cambiato gruppo per “devozione” allo sballo, l’amica che ha seguito le orme del fidanzato che si faceva di spinelli ed è finita per farseli anche lei, le storie d’amore finite perché il partner ha preferito la canna all’affetto. Storie comuni nel mondo della droga e che di fatto sono l’elemento più doloroso per chi è legato a questo mondo.
“Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere” disse il filosofo L. Ron Hubbard, ispiratore della campagna di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga. Proprio gioie e sensazioni sono l’elemento determinante di una vita felice o vissuta nell’ombra. La possibilità di vivere è preclusa dalla droga e l’informazione è la prima e principale arma che si abbia nel tenere i nostri ragazzi in salute e liberi dalla droga.