È il manuale Cencelli a dettare legge, con la composizione della Giunta rimandata a dopo Pasqua.
Peccato che sull’altare sacrificale, in questo momento ci siano i sardi.
Evidentemente la maggioranza bulgara conseguita alle urne, non garantisce la coesione, l’unità d’intenti, la governabilità.
Sono tanti, troppi, i nodi che attanagliano la sfera sociale ed economica della nostra isola: si va dalla continuità territoriale, alla riforma della sanità regionale, alla crisi del prezzo del latte. Diversi commentatori politici ritengono pretestuoso incolpare la legge elettorale regionale dello sfacelo cui assistiamo attoniti. Purtroppo per loro però, la legge elettorale costituisce l’intelaiatura sulla quale si regge la rappresentanza. A questa si aggiunge l’esercito di partitelli pronti ad accaparrarsi un posto in prima fila, naturalmente “per il bene dei sardi”, oltre all’obbligo di raccolta firme eludibile per quanti già presenti nel parlamento regionale. Nell’augurare una serena Pasqua a tutti i sardi, vorrei invitare a una riflessione sollevando un interrogativo: è questa la strada per l’uscita dalla crisi?
Mario Perantoni, Movimento Cinque Stelle Commissione Giustizia Camera dei Deputati