Illustrando la mozione, Patrizia Cadau ha ricordato che la legge prevede il PEBA dal 1986 ma sono pochissimi comuni che se ne sono dotati: “È una questione di decoro e di pari opportunità nei confronti di chi ha una disabilità (anche temporanea) – ha detto il consigliere dei Cinquestelle -. Spesso le barriere sono state eliminate solo in seguito a lamentele di singoli o di associazioni, ma manca un piano organico”.
La legge – ha ricordato – imponeva di rendere totalmente accessibili gli spazi pubblici e dava tempo un anno agli enti di adeguarsi. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dell’economia e delle finanze ha stanziato 180 milioni di euro per l’eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati per gli anni dal 2017 al 2020 (di cui €3,82 milioni per la Regione Sardegna).
La mozione impegna la Giunta ad approvare le linee di indirizzo per la predisposizione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche in condivisione con le Associazioni di volontariato.
Il Piano avrà le seguenti finalità: mappatura degli edifici pubblici o di uso pubblico esistenti e degli spazi urbani; raccolta delle informazioni necessarie ad acquisire un quadro esaustivo delle tematiche in tema di accessibilità degli spazi urbani e degli edifici pubblici, con priorità degli edifici comunali; individuazione delle “aree di interesse” per stabilire gli interventi prioritari con la collaborazione delle associazioni rappresentative delle persone con disabilità; redazione dell’elenco degli interventi, individuazione delle priorità e della relativa stima economica ai fini del successivo inserimento delle connesse opere nella programmazione dei lavori pubblici.
Nel corso del dibattito Veronica Cabras (Riformatori) ha proposto di seguire l’esempio di un comune virtuoso come Imperia e finanziare gli interventi del PEBA attraverso un capitolo di bilancio che attinga le risorse dagli oneri di urbanizzazione, Angelo Angioi (Forza Italia) ha chiesto un intervento della Regione e condiviso l’esigenza di un atto di indirizzo del Consiglio comunale, Efisio Sanna (PD) ha evidenziato come l’eliminazione delle barriere architettoniche non sia solo un fatto strutturale ma anche culturale e ricordato che durante la passata amministrazione si sono spesi 2 milioni di euro in questo settore, Annamaria Uras (Coraggio e libertà) ha proposto il coinvolgimento dell’università e dell’istituto geometri, Francesco Federico (indipendente) ha chiesto una campagna di sensibilizzazione, Antonio Iatalese (Forza Italia) ha auspicato una sensibilità maggiore da parte della Regione e lo stanziamento di apposite risorse, Giuseppe Puddu (UDC) si è associato alla proposta di Veronica Cabras per individuare canali di finanziamento per consentire la realizzazione degli interventi. Il Sindaco Lutzu ha spiegato che non è sufficiente adottare un piano, ma occorre stanziare ingenti risorse e ha ricordato che sin dai tempi della Giunta Ortu il Comune ha realizzato numerosi interventi per l’abbattimento delle barriere: “dobbiamo fare molto di più, ma molto è già stato fatto”.
Durante la seduta di ieri, su proposta di Efisio Sanna (PD), il Consiglio comunale ha manifestato sostegno e solidarietà a Paolo Palumbo. Il Sindaco Andrea Lutzu si è associato riferendo le azioni compiute dall’ente, in maniera discreta e rispettosa, ma incisiva, per prudenza nei confronti di una caso tanto delicato.
In apertura di seduta Maria Obinu (PD) ha presentato una interpellanza sulla sicurezza, il decoro e la fruibilità degli istituti scolastici: “L’interpellanza nasce su richiesta dei genitori che hanno segnalato problemi in alcune scuole: Vogliamo evidenziare come negli ultimi mesi sia venuta a mancare l’ordinaria manutenzione in alcune scuole. Edifici che conseguentemente versano in condizioni tali da creare possibili pericoli”.
L’Assessore alla Pubblica istruzione Stefania Zedda ha spiegato come la manutenzione ordinaria sia assicurata dagli uffici e dal cantiere comunale: “Capita che non sia possibile intervenire con la necessaria tempestività, ma gli interventi vengono comunque effettuati”.
L’Assessore Zedda ha quindi ricordato gli interventi realizzati nei vari edifici scolastici (via Campania, via Amsicora, Via Bellini, Sa Rodia).
“Il problema maggiore è l’ordinaria manutenzione – ha replicato Efisio Sanna (PD) -. Conosciamo le difficoltà del cantiere comunale e anzi per questo motivo occorrerebbe fare qualche riflessione sul servizio manutenzioni che potrebbe essere rafforzato con impiego della Oristano servizi”.