E’ una storia infinita, ricca di affari “torbidi” da un lato e presunti atti corruttivi dall’altro. C’è il sospetto, sempre più palese, di personaggi politici e no, pronti a giocare le “proprie carte” per lucri personali.
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Ci sono situazioni incredibili che hanno per sfondo il Mater Olbia Hospital, la struttura ospedaliera targata Qatar e finanziata esclusivamente con i soldi dell’emiro Tamin Al Thani. Colpi di scena giudiziari continui. C’è un professionista, Alessandro Marini, sardo di nascita, che rischia più volte di essere ammanettato. Appare il Marini l’orco della vicenda. Un lupo mannaro truffaldino, un sedicente amministratore di aziende.
Su di Marini si abbatte una serie di proiettili giudiziari che rischia più volte di travolgerlo, con il Mater Olbia Hospital sullo sfondo. Piano piano, però, grazie a qualche PM coraggioso, sembra venir fuori un’altra realtà nonostante gli intrecci politico-giudiziari cerchino di infiltrarsi in quel sistema che deve essere per costituzione impermeabile ai giochi di palazzo.
I poteri forti avrebbero tentato di disegnare il Marini come un abile truffatore, falso proprietario dei 60 ettari di terreno che ingloba il Mater Olbia Hospital frutto di carte fallaci. Lentamente i pubblici ministeri portano alla luce una realtà diversa. Il Marini non è il Lupo mannaro, così come descritto dai suoi denigratori e accusatori.
Anzi. E’ la vittima del gioco pesante per cercare di coprire il sistema d’intrecci particolari a livello locale. Gli atti falsi sarebbero stati “costruiti” da parte di chi voleva distruggerlo e metterlo “fuori gioco” su un affare di portata milionaria. In Qatar Foundation non conoscono neppure l’avvocato Angelo Merlini. Risultato. Nei giorni scorsi i legali del Marini hanno depositato presso il Tribunale di Tempio Pausania la richiesta di risarcimento danni. In solido rispondono la Mater Olbia S.p.A e la SHRP S.r.l. società sotto il controllo e il coordinamento della Qatar Foundation, per 180.000.000,00 di €, mentre Lucio Rispo e il notaio cagliaritano Lamberto Corda risponderanno, a loro volta in solido, per 15.000.000,00 di €.
E il Mater Olbia Hospital? L’ospedale (depredato?) resta comunque ancora al palo, nonostante 4 inaugurazioni fasulle sempre a ridosso di elezioni, e, forse, la 5 nel mese di maggio proprio grazie alle imminenti elezioni europee. Cosi nei fatti e in diritto l’atto notarile di acquisto del compendio ospedaliero con ogni probabilità sarà annullato……come sarà reso nullo il contratto di affitto tra la SHRP S.r.l. e la Mater Olbia spa.
Nessun problema. Continuando di questo passo l’accreditamento della struttura sanitaria e dei 60.6 milioni di euro annui arriveranno a tempo…scaduto.