Già prima del Conclave in cui è stato eletto Bergoglio il Collegio dei Cardinali aveva indicato nella riforma della Curia il compito più urgente per la Chiesa di Roma. Fin dai primi giorni del suo Pontificato Papa Francesco ha annunciato la riforma della Curia. Ora, a distanza di sei anni, siamo vicini alla conclusione dell’iter.
Il Consiglio di Cardinali, riunitosi a Roma dall’8 al 10 aprile, ha approvato la bozza della Costituzione Apostolica, intitolata “Praedicate Evangelium”, che riforma la Curia romana. Il documento verrà ora inviato ai Presidenti delle Conferenze Episcopali Nazionali, ai Sinodi delle Chiese Orientali, ai Dicasteri della Curia Romana, alle Conferenze dei Superiori e delle Superiore Maggiori e ad alcune Università Pontificie a cui sarà richiesto di inviare osservazioni e suggerimenti.
Alla luce della nuova Costituzione Apostolica, il Consiglio ha discusso l’orientamento missionario che sempre più dovrà assumere la Curia, l’impegno a rafforzare il processo di sinodalità nella Chiesa a tutti i livelli e la necessità di una maggiore presenza delle donne in ruoli dirigenziali negli organismi della Santa Sede. È stato inoltre ribadito che il Consiglio di Cardinali è un organismo che ha il compito di aiutare il Santo Padre nel governo della Chiesa universale e che quindi la sua funzione non si esaurisce con la pubblicazione della Costituzione Apostolica. Un altro fatto che ha stupito tutti, e che si preannuncia come l’inizio di una vicenda con sviluppi imprevedibili, è la decisione da parte della Segreteria di Stato vaticana di autorizzare l’apertura di indagini interne sul caso di Emanuela Orlandi. E da quanto trapela da dietro il Portone di Bronzo, gli accertamenti sono già in una “fase operativa”. Il fratello della Orlandi ha dichiarato che si tratta di una «svolta storica. (…) dopo 35 anni sta arrivando il momento della verità».
Sulla vicenda di Emanuela Orlandi, una ragazza di 15 anni figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, scomparsa misteriosamente a Roma il 22 giugno 1983, sono state scritti una quantità infinita di articoli e libri, con congetture al limite della fantascienza. È vero, però, che la Chiesa non ha mai autorizzato indagini interne né ha mai fornito informazioni esaurienti sulla vicenda. La decisione della Segreteria di Stato è un atto che non ha precedenti e che va nella direzione di una totale trasparenza, così come Papa Francesco ha chiesto insistentemente. (Antonio Gaspari, www.frammentidipace.it)