I partecipanti stessi gonfieranno le loro tavole all’arrivo e le metteranno in acqua. Il percorso si snoderà lungo la costa, in silenzio, dalle tavole ammireremo le scogliere, scopriremo i segreti delle loro morfologie tormentate e proveremo a sfruttare la trasparenza dell’acqua per vedere la vita sotto la superficie”.
In Sardegna c’è una vetta alta 1834 metri. Sulla vetta più alta della Sardegna facendo trekking
“Diversi itinerari permettono di scoprire aree di grande pregio naturalistico sul massiccio del Gennargentu. Il 1 Maggio imperdibile trekking a Punta La Marmora. Un agevole percorso lungo il versante della montagna di Desulo che ci consentirà di raggiungere la cima più alta della Sardegna a 1834 metri.
Il Massiccio del Gennargentu è un’antica formazione rocciosa situata – ha proseguito Galli – nella zona centro-orientale della Sardegna. Un vasto territorio in gran parte incontaminato è l’habitat ideale per l’aquila reale e il muflone.
Da qui si ammireranno bellissimi paesaggi e panorami indimenticabili che ripagheranno ogni fatica.- Rifugio S’Arena- Arcu Artilai- Sorgente Is Bidileddos- Rifugio Alberto La Marmora- Punta La Marmora (Perda Carpias)
Nel Sarrabus: i graniti di “Crabonascia”- altra grande ed emozionante escursione. Nell’area più a sud – est della Sardegna si trovano i graniti di “Crabonascia” . Li vedremo grazie ad un percorso di 10 Km. In questi luoghi c’è un’archeologia celata nei fondali marini con imbarcazioni fenicio- punico; romane; medievali; del periodo bellico, ma abbiamo anche interessanti torri costiere e fornicazioni.
Costeggeremo alcuni tratti del periplo dell’ Area Marina Protetta di Carbonara, potendo apprezzare zone ricadenti in Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea ed Europea. Ed ancora le aree di Interesse Comunitario come l’ Isola Serpentara e l’Isola dei Cavoli. Ma ci saranno anche Zone a Protezione Speciale quali Stagno Notteri, Capo Carbonara. Vedremo sistemi dunari, paesaggi a juniperu ed euphorbia dendroides, lentisco e cisto a macchia mediterranea bassa.
Entreremo nel sistema difensivo delle torri costiere. Ammireremo la spiaggia del Giunco. Dalla la Torre del Giunco apprezzeremo notevoli paesaggi , inoltre percorrendo e calpestando il chiarissimo granito arriveremo a Cava Usai luogo di estrazione e commercializzazione del granito sino a metà circa del secolo scorso. Raggiungeremo il capo estremo della piccola Penisola di Carbonara: il punto più a sud raggiungibile a piedi, proseguiremo il nostro giro toccando la spiaggia di Santo Stefano, Fortezza Vecchia ed il Porto di Carbonara”.
Escursione a Stintino. Dalla Spiaggia di Coscia di Donna seguiremo un sentiero costiero di grande valore geologico per via della presenza delle rocce metamorfiche di scisto a picco sul mare modellate dal mare e dal vento. Visiteremo alcune cale nascoste, poco frequentate tutto l’anno, nate dall’erosione di alcuni tratti di arenaria. Avremo la possibilità di ammirare alcune specie di avifauna che popolano la bellissima Isola dei Porri.
In Sardegna entreremo nel Villaggio Nuragico custodito dentro il monte Tiscali.
“Un viaggio tra villaggio e montagna, perché un popolo senza memoria è un popolo senza futuro. Ed ecco un’escursione tra radici ed ali. Ci immergeremo dentro la memoria nascosta nel cuore più profondo della Sardegna. Gusteremo il vero tesoro che celavano le anfore del villaggio nuragico del Monte Tiscali: un gioiello – ha dichiarato Davide Galli – che ha cambiato l’abito di sapori lungo i secoli, ma che ha da sempre esaltato le caratteristiche uniche di questa territorialità. Per raggiungerlo attraverseremo “Sa Curtigia”, la sorprendente fenditura nella roccia. Ogni luogo preserva al suo interno tessere di quel complesso mosaico che, quando ricostruito, ci illumina sulle meraviglie dell’epopea umana.
C’è un ambito naturalistico di pregio per la città di Cagliari e lo vedremo il 1 Maggio. La città sarà Cagliari ma il Parco sarà il Molentargius dove faremo trekking e vivremo la Festa di Sant’Efisio. Dopo l’uscita del Santo dalla città partirà la nostra escursione, attraverso le importanti zone di archeologia industriale delle Saline di Cagliari, in funzione sino agli anni 80; la zona umida è ricchissima di specie che nidificano nel parco, come il famoso fenicottero rosa. Giunti al promontorio calcareo della Sella Del Diavolo, inizieremo la facile salita e lungo il percorso troveremo moltissime curiosità, tra le quali grotte naturali, antichi ripari preistorici, rovine del periodo fenicio, punico e romano, torri del periodo pisano e spagnolo, un forte del periodo Savoia, postazioni e rifugi della 2° Guerra Mondiale… circondati da una natura ed un mare incredibili a pochi km dal centro città, a pochi passi da Cagliari!”