L’attività svolta nel corso di un programmato servizio finalizzato al contrasto del gioco illegale, alla sicurezza del gioco ed alla tutela dei minori, è riconducibile ad un episodio avvenuto l’estate trascorsa, quando presso un circolo privato sito nella zona industriale “Predda Niedda” erano state sorprese le citate persone, mentre giocavano ad un torneo di Poker nella variante del “Texas Hold’em”.
All’atto del controllo, l’attività, risultava predisposta con numerosi tavoli ovoidali riportanti litografie che raffiguravano il gioco del poker, sui quali erano presenti carte da gioco e numerose pile di fiches nella disponibilità dei giocatori; su alcuni monitor tv erano proiettati il tempo di gioco ed i punteggi conseguiti dai partecipanti.
Dagli accertamenti è emerso il versamento di somme di denaro dei singoli giocatori, anche di rilevante entità, che andavano ben oltre l’asserita quota di partecipazione (25 euro) al “torneo”. Inoltre venivano acquisiti elementi di prova relativi alla possibilità che i giocatori potessero rientrare in gioco versando nuove quote (c.d. rebuy), modalità considerata comunque illecita e qualificata come gioco d’azzardo.
Nel corso di altri controlli amministrativi si è potuto appurare che in un’altra sala giochi, sempre ubicata nella zona industriale di Sassari, il gestore ha proseguito nonostante più provvedimenti di sospensione, nell’attività di sala giochi-slot, e per questo motivo è stato deferito all’autorità giudiziaria per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
A margine della stessa attività gli agenti hanno rilevato che nonostante l’esposizione di un esplicito cartello di divieto di accesso, due minori assistevano alle performance dei loro genitori intenti al gioco.
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