“Riteniamo che chi pensa ad un sistema in cui sia impossibile far coesistere gli uni con gli altri i settori sopra citati debba rivedere la sua idea di sviluppo. Chiaramente non esistono ricette preconfezionate: è quindi necessario programmare interventi strutturali e strutturati nel tempo. Lo sviluppo e la conseguente crescita di un intero territorio può avvenire anche e soprattutto grazie ad interventi consistenti come quelli in programma nella zona industriale di Porto Torres”. Così Giovanni Tavera e Marco Dettori in rappresentanza della Uiltec.
“In tal senso è chiaro che per quanto auspicabile e fondamentale, non basta solo immaginare e sviluppare una attenta, condivisa e lungimirante politica industriale: ci vorrebbe un cambiamento culturale verso un mondo industriale che negli anni è cambiato e che cerca di stare al passo con i tempi in termini di sicurezza/ambiente e sostenibilità. Temi questi ultimi molto familiari e sentiti dagli RLS del polo industriale – rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza -, i quali attraverso la formazione continua, sindacale e aziendale, contribuiscono in maniera significativa alla tutela della salute dei lavoratori e, di conseguenza, dei cittadini, al rispetto dell’ambiente ed al continuo accrescimento dei livelli di sicurezza”.
Attività, impegno e investimenti finalizzati a creare percorsi di arricchimento in termini di cultura ambientale. Tali percorsi possono e devono essere realizzati attraverso un costante dialogo fra i vari soggetti su cui si regge la nostra società. In primis la scuola, elemento indispensabile per forgiare le donne e gli uomini di domani attraverso la creazione di un importante e delicato senso critico. A seguire sono poi chiamati a fare la loro parte il mondo sindacale, le Istituzioni e tutti i soggetti che hanno il dovere morale di costruire e formare la classe dirigente del futuro.
“Per questo, avendo particolarmente apprezzato per sensibilità e competenza l’ultimo passaggio operato sulla stampa dalla dirigente scolastica della scuola elementare Borgona di Porto Torres Anna Rita Pintadu, e dopo aver superato alcune incomprensioni legate alla poca conoscenza dei luoghi e dei processi industriali, la Uiltec ha deciso di fare qualcosa di importante, lungimirante e funzionale alla comune crescita. Ha deciso di attivare in un futuro quanto più prossimo possibile un percorso che partendo proprio dalle scuole elementari turritane coinvolgerà a vari livelli le scuole di Porto Torres e Sassari e l’Università – un istituto tecnico di Sassari e un Dipartimento dell’Ateneo sassarese -. Percorso condiviso utile al superare preconcetti e diffidenze attraverso la conoscenza della realtà industriale di Porto Torres”.
Obbiettivo primario? Trasmettere la cultura sindacale e industriale della sicurezza/ambiente e sostenibilità ai giovani. “È sicuramente un progetto ambizioso, ma sentiamo il dovere, come cittadini, lavoratori e genitori, di esplicitare e chiarire il concetto per cui sembra esistere qualcuno che tiene più di altri alla tutela dell’ambiente e alla salute dei cittadini – chiudono Tavera e Dettori -. È necessario e doveroso creare una generazione di futuri lavoratori che abbia uno spiccato senso critico, costruttivo e propositivo. Anche per questo, ancora oggi, riteniamo che il polo industriale di Porto Torres possa fare da volano per il rilancio dell’economia del nord ovest della Sardegna”.