Un quindicenne è morto folgorato dopo essersi arrampicato per gioco sopra il tetto di un vagone nella stazione ferroviaria di Châble (CH). L’incidente è avvenuto poco dopo le 15.50 del 27 aprile, riferisce la polizia vallesana in una nota. Il ragazzo era salito su uno dei due convogli fermi in stazione. Gravemente ferito, le sue condizioni sono apparse subito disperate ed è stato trasportato in ospedale, a Sion, dove è spirato. È stata aperta un’inchiesta per chiarire i fatti e per capire come sia stato possibile che quel ragazzo sia riuscito a sfuggire ai controlli e a raggiungere il tetto del treno. Da quanto si ipotizza, il ragazzo si era arrampicato tutto per immortalare con un selfie la conquista del tetto del treno. La vicenda qui raccontata sembra incredibile, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“. Nel senso che mai e poi mai vorremmo credere che qualcuno sia morto per scattarsi il selfie “perfetto”. Eppure è accaduto. Perché se in fondo può essere una bella sensazione guardare il proprio selfie e accorgersi di aver dato vita a un’opera fantastica, può essere altrettanto sciocco perdere la vita per scattare un selfie che non vedremo mai. Un selfie non dovrebbe mai costare la vita a nessuno. Uno studio choc rivela che fra il 2011 e il 2017, sono morte accidentalmente 259 persone durante lo scatto di selfie.
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