“I bilanci finali li tireremo a tempo debito – interviene il presidente del Tennistavolo Norbello Simone Carrucciu – ora vorrei soffermarmi sul grande impegno e attaccamento alla maglia che hanno mostrato sia le ragazze, sia soprattutto i maschi che consapevoli della retrocessione si sono superati in casa della Marcozzi regalandoci anche bei momenti di tennistavolo. La A1 va in vacanza, ringrazio tutti i protagonisti per quello che hanno saputo trasmetterci e non solo attraverso il gioco”.
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L’ULTIMA VOLTA DI DIANA STYHAR
Risultato chiaro ed eloquente, ma chi ha visto la gara sa che le giallo blu sono state piegate non senza sforzi da parte delle favoritissime al successo finale in questo campionato 2018 – 19.
Cominciano le due big: la cinese di casa Li Xiang conserva la sua imbattibilità dominando in scioltezza il primo parziale, ma soffrendo nei due successivi, quando la pongista polacca Magdalena Sikorska ha mostrato di essere in gran forma; solo per un niente non è riuscita a realizzare il punto di consolazione, specie nell’ultimo segmento di gara, perduto ai vantaggi. Non a caso, rientrata il giorno dopo nella sua terra d’origine, Sikorska si è laureata campionessa accademica nazionale assieme ad altre sue tre compagne di squadra.
Gaia Smargiassi solo a sprazzi fa vedere belle cose, sia contro la proibitiva avversaria Chiara Colantoni (n. 1 d’Italia), sia al cospetto della leggermente più malleabile Loan Le Thi Hong. Ma c’è da considerare che la quindicenne pongista vastese era reduce da una levataccia alle quattro del mattino a cui si aggiunge un viaggio estenuante da casa sua verso il mantovano. Le sue sono state sconfitte nette.
Ma se c’è stata una giocatrice che ha avuto la possibilità di strappare almeno il punto della bandiera alle extraterrestri castellane quella è Diana Styhar. Alla sua ultima comparsa con la maglia giallo blu, dopo tre stagioni consecutive, la ragazza di Odessa voleva chiudere onorevolmente il rapporto. Opposta all’italo cinese Tian Jing ha dovuto alzare bandiera bianca solo ai vantaggi del quinto set, dopo che la padrona di casa ha collezionato un numero non irrisorio di spigoli e retine.
Eliseo Litterio (Tecnico tennistavolo Norbello): “Sapevamo che era impossibile, ma potevamo realizzare qualcosa in più. Ho fatto in modo che Magda si scontrasse subito con la cinese, su sua esplicita richiesta, per un allenamento vigoroso in vista dell’importante torneo in Polonia. Ho preferito far giocare due partite a Gaia per tenerla allenata in vista dei campionati italiani giovanili. Oramai il verdetto definitivo era già stato espresso, perché anche con il 3-3 non saremmo passati. L’annata agonistica la definirei piuttosto positiva; siamo partiti per salvarci e poi ci siamo ritrovati a gareggiare in semifinale play off contro la formazione che a detta di molti sarà la vincitrice del campionato. Sono più che soddisfatto anche perché le risorse economiche a disposizione non sono molte e pur andando al risparmio ne è scaturita una stagione ottima. Peccato per la A1 maschile perché a causa di problemi non derivanti dalla nostra volontà non abbiamo potuto giocarci la salvezza sino all’ultima giornata. Se si fosse salvata pure lei avremmo fatto bingo”.
Diana Styhar (Tennistavolo Norbello): “Secondo me questo anno abbiamo fatto un buon risultato. In semifinale ci siamo misurate con una squadra che deve vincere il campionato. In casa si è fatto tutto il possibile, ma contro una formazione così forte le possibilità di superarla erano minime. Tutte noi ci siamo espresse al meglio. Sono molto felice di aver vissuto un’esperienza molto arricchente a Norbello”.
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GRANDE PROVA DI SPORTIVITÀ’ E CARATTERE
Nonostante i giochi fossero fatti, con le due contendenti già retrocesse, ne è uscita fuori una gara molto vivace dove i sornioni e navigati atleti ospiti (in formazione completa con Ntaniel Tsiokas, Omotayo Olajide, Catalin Negrila, Maxim Kuznetsov e il tecnico Franco Esposito in panchina) non si sono fatti sorprendere completamente dal giovane ed imprevedibile terzetto locale che con due importanti vittorie su Lomellino e Verzuolo aveva riaperto per qualche giorno il discorso salvezza.
Reduce da quattro successi personali consecutivi, l’asseminese Johnny Oyebode è stato molto vivace nel primo dei tre set che ha perduto contro il greco – romeno Ntaniel Tsiokas, apparso paziente, preciso e soprattutto motivato.
Il resto della gara è ancor più equilibrato con tutti i match che si chiudono dopo cinque frazioni.
Catalin Negrila attacca tutte le volte che può, a volte commette errori, altre volte è superbo e sontuoso. Anche in questo caso il talento indiscusso del promettente Gabriele Piciulin viene soffocato dall’italo – romeno entrato in campo con un po’ di rabbia in più.
Indecifrabile invece l’atteggiamento di Omotayo Olajide nel corso del derby nigeriano con l’eclettico Isiaka Kazeem che a volte, con colpi di ottima fattura, sorprende anche il suo pubblico. Domina nei primi due set contro un avversario abulico e privo di strategie. Poi si assiste al recupero in una gara dove il giocatore di marca norbellese è evidentemente superiore al suo avversario ma che per sgominarlo deve riappropriarsi del suo più abituale repertorio. Vincerà (seppur di misura) quarta e quinta frazione.
Rimonta ancor più incredibile quella di Tsiokas contro Piciulin. Il difensore ellenico prima gli recupera due set , poi nella partita decisiva si ritrova sotto per 10 – 4. Con una freddezza fuori dal comune recupera punto su punto: ne realizzerà otto consecutivamente, regalando il definitivo 0-4 alla sua squadra.
Franco Esposito (Tecnico Tennistavolo Norbello): “I nostri ragazzi come al solito sono stati bravissimi. Lo dissi sin dalle prime battute del campionato che questo era un bel gruppo formato da persone molto corrette che si aiutano vicendevolmente. Nel derby Tsiokas ha confezionato due autentici capolavori; al contrario Omotayo l’ho visto troppo nervoso. E poi Negrila si è espresso molto bene, con molta tranquillità dando sfoggio di bellissimi colpi. C’è il rammarico su come questo campionato si è chiuso, visto l’epilogo tutt’altro che scontato nella lotta alla salvezza. Ci sono stati troppi rinvii e anticipi, così facendo un campionato viene falsato dando la possibilità a chi è avanti in classifica di giocarsela anche per un pareggio. Mi sono trovato benissimo con questa squadra, mi dispiace che in qualche circostanza abbiamo perso occasioni d’oro”.
Ntaniel Tsiokas (Tennistavolo Norbello): “Abbiamo affrontato la partita in uno stato psicologico non molto bello ma siamo riusciti comunque a disputare una partita sopra le righe. Per me non è stato piacevole, in settimana, apprendere i risultati del Lomellino contro Carrara e Milano. A mio avviso non è normale che sia accaduto ciò. Nonostante tutto oggi avevo tanta motivazione in corpo, a dimostrazione che noi credevamo nella salvezza e volevamo conquistarla sul campo. A Cagliari ho fatto due punti anche grazie all’esperienza. Quello trascorso con il Tennistavolo Norbello è stato un bell’anno dove ho trovato dei validi compagni di squadra e una dirigenza molto vicina alle nostre esigenze”.
Catalin Negrila (Tennistavolo Norbello): “Siamo amareggiati e delusi, non è normale che una diretta concorrente per la salvezza perda con le ultime della classe e poi riesca a pareggiare con le più forti del campionato. Però è anche vero che questo campionato è stato caratterizzato da movimenti falsati da giocatori che vanno e vengono. Mi fa piacere che i ragazzi della Marcozzi siano migliorati così tanto in queste ultime giornate ottenendo dei risultati importanti che ci hanno permesso per qualche giorno di sperare nella salvezza. La cosa più bella nello sport è che i giovani crescano tanto e faccio a loro tanti complimenti. A Cagliari siamo arrivati ancora più motivati, anche per merito loro. Nonostante la retrocessione per me la stagione è stata positiva perché mi sono messo in gioco dopo aver vinto lo scorso campionato di A2, sapendo che nella massima serie i ritmi e i livelli sono ben diversi. E nonostante tutto sono riuscito ad arrivare ad un livello decente: seppur perdendo contro giocatori più forti riuscivo comunque a giocarmela. E’ chiaro che la concentrazione e il ritmo di una gara di alti livelli hanno bisogno di un allenamento continuo per raggiungere la competitività. Giocarcela è un conto, ma vincere è un altro. Sono soddisfatto oltre che delle mie prestazioni, anche del nostro collettivo perché ci siamo comportati con onore”.
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