Quest’anno è sfumata la partecipazione alla Mini Transat, oltre 2000 miglia in solitaria attraverso l’ oceano Atlantico e dentro un guscio di noce, ma per Domenico Caparrotti l’appuntamento con la prestigiosa regata, la “linea d’ombra” dei navigatori oceanici, è solo rimandato. Se non a 18, farà la traversata atlantica a 20 anni. Resterà pur sempre uno dei più giovani velisti a scrivere il nome nell’albo della regata transoceanica.
La determinazione non manca al ragazzo algherese, fino a luglio sedeva sui banchi di scuola, che per mancanza di sponsor ha rimandato all’edizione 2020 la traversata oceanica più affascinante: è vietata ogni forma di comunicazione, per un mese si naviga in completa solitudine.
“In questi mesi, dopo il diploma, sono riuscito fare grandi cose ad iniziare dall’acquisto della barca. Un Mini 650 di cui sono super soddisfatto. Sono stato accolto al Clinic della Federazione Italiana Vela dove ho potuto confrontarmi con altri velisti ed imparare da miti come Giovanni Soldini e Gianfranco Pedote. Tutto bene, ma per il progetto Mini Transat servono degli sponsor. Non sono arrivati”.
L’appello: cercasi sponsor…
“La prua è decisamente orientata verso l’oceano. Dopo la vittoria delle regate La Duecento in doppio e della Cinquecento in equipaggio sto facendo tanta esperienza. A fine marzo sono stato con il velista Federico Cuciuc a La Rochelle, la capitale mondiale della vela oceanica. Mi sento pronto. Agli imprenditori e alle istituzioni sarde chiedo di sostenermi nel mio percorso sportivo internazionale. La Sardegna sta facendo dei grandi passi nella valorizzazione di questo sport, cresce l’interesse e la visibilità. Una vetrina mondiale per tante imprese e tutta la Sardegna”.
La barca di Domenico è a Cagliari dove ha trovato una grande accoglienza da parte della comunità dei velisti. Lui ora è a Genova. Pronto a salpare, sabato 6 aprile, con la velista Rossella Losito a bordo del mini Aria 728 per il Gran Premio d’Italia, edizione numero 13. Sono 530 miglia da Genova per Bocche di Bonifacio, Giannutri e ritorno a Genova. Una bella prova per il giovane velista che accumula esperienza in prospettiva del salto oceanico.
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