L’occasione di rendere noto questo codice a una moltitudine di persone in breve tempo era troppo ghiotta per lasciarla sfuggire, soprattutto in una giornata come questa: festa dei lavoratori e quindi celebrazione di un diritto inalienabile come quello del lavoro, e allo stesso tempo celebrazione di Sant’Efisio che, inquadrandolo in una visione allineata ai Diritti Umani, fu martire proprio per essersi convertito al cristianesimo e per questo torturato, imprigionato e infine ucciso per questo suo esercizio del diritto a professare il proprio credo religioso.
Tanti elementi dunque a favore dei Diritti Umani in questa mattinata Cagliaritana. La risposta dei cittadini è stata di notevole apprezzamento per quanto sia da sottolineare quanto manchi alla nostra comunità lo studio di questi diritti. I volontari hanno infatti riscontrato che la maggior parte delle persone conosce questo documento solamente per averlo sentito nominare ma degli articoli contenuti al suo interno non ne conosce, nella maggior parte dei casi, più 3 o 4.
“I diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Questo il motivo per cui una campagna, come quella del gruppo “Uniti per i Diritti Umani”, prevede innanzi tutto informazione su vasta scala riguardo questo documento. La speranze è che un giorno, dopo tanti anni di celebrazioni, incitazioni ai governi, manifestazioni pubbliche e forse altri soprusi dei quali il genere umano potrebbe macchiarsi, si potrà vedere questo codice di 30 articoli divenire legge a tutti gli effetti con ogni cittadino responsabilizzato e in grado di concedere il rispetto degli stessi a tutti.
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