Sono stati siglati con il parere favorevole delle organizzazioni sindacali e delle Rsu aziendali, gli accordi definitivi sulle fasce di retribuzione e sulle procedure di definizione dei criteri di riparto del fondo unico aziendale che finanzia sia le indennità per particolari condizioni di lavoro sia gli incarichi di funzione e di coordinamento. Entrambi i documenti, già sottoscritti nella forma della preintesa, sono frutto di un lavoro mirato all’adeguamento e al miglioramento delle condizioni lavorative del personale del comparto dell’ATS Sardegna.
«Entrambi gli accordi, sottoscritti con il parere favorevole di tutte le organizzazioni sindacali, fanno parte del lungo e articolato processo di eliminazione delle disparità economiche e contrattuali che caratterizzavano il precedente modello sanitario regionale – afferma il Direttore Generale dell’ATS Sardegna, Fulvio Moirano. Nel rispetto della filosofia costitutiva dell’Azienda Tutela Salute, la Direzione Aziendale si è impegnata, fin da subito, nella ricerca di una nuova equità lavorativa. I documenti sottoscritti nella giornata di ieri rappresentano un grande risultato a vantaggio dei dipendenti».
Nella scelta dei criteri per le attribuzioni delle progressioni economiche, le parti hanno concordato sulla volontà di confermare fondi contrattuali per finanziare un passaggio di fascia ai primi 3mila classificati con il sistema di valutazione di A.S.S.L. con decorrenza dal primo gennaio 2018 e, nel rispetto della normativa regionale, sono stati inseriti elementi di perequazione finalizzati a omogeneizzare in termini strutturali il trattamento economico legato allo sviluppo di carriera orizzontale (fasce).
Nell’individuazione delle procedure di definizione dei criteri di riparto del fondo unico aziendale, invece, le parti hanno sottoscritto la precedente intesa: 40% a favore dello sviluppo professionale dei dipendenti di tutti i ruoli attraverso l’attribuzione di incarichi di funzione e di coordinamento sanitario; 60% a favore dell’incremento del valore orario per particolari condizioni di disagio, pericolo o danno. In particolare, questo modello consentirà di ripagare in maniera più adeguata, attraverso l’incremento di circa il 70% del valore orario attuale, il disagio sofferto dai dipendenti che svolgono la propria attività in turni notturni.