La guardia costiera turca è intervenuta con quattro mezzi navali e un elicottero a ovest dell’isolotto disabitato di Ciplak, nella provincia turca di Balikesir, recuperando i 9 corpi e portando in salvo altre 5 delle 17 persone stimate a bordo. Le ricerche dei 3 dispersi proseguono. Secondo le autorità, uno di loro potrebbe essere lo scafista. Il Mediterraneo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ormai sguarnito di soccorsi, continua ad essere battuto dagli scafisti, pronti a traghettare migranti dall’Africa in Europa. E con i “viaggi della speranza” sono riprese le tragedie in mare anche se il traffico è rallentato, quando le reti di contrabbando sulla costa mediterranea della Libia sono state parzialmente distrutte dalla pesante pressione italiana.
Almeno 9 migranti, di cui 4 donne e 5 bambini, hanno perso la vita nel mar Egeo dopo il naufragio di un barcone diretto alle isole greche. Altre 5 persone a bordo del natante, tra cui una donna e un bambino, sono state soccorse al largo della località costiera turca di Ayvalik, mentre tre risultano ancora disperse. Sono almeno 17 le persone, tra cui un trafficante di esseri umani, a bordo quando la barca si è capovolta vicino al distretto di Ayvalik, nella provincia Nord occidentale di Balikesir. Lo riporta l’agenzia ANI.