ISDE-Medici per l’Ambiente parleranno dei rischi per la salute umana nelle città candidate alla sperimentazione della tecnologia 5G, annessa alla telefonia mobile.
In Sardegna Cagliari, Noragugume, Pompu e Segariu saranno i laboratori di sperimentazione.
Su tutto il territorio italiano, milioni di residenti saranno esposti a campi elettromagnetici ad alta frequenza con densità espositive sino ad ora inesplorate su così ampia scala.
In tutto il mondo si mobilitano scienziati e cresce la lista dei sindaci che si oppongono alla sperimentazione nelle proprie città. La ministra dell’Ambiente Céline Fremault, ha fermato la sperimentazione a Bruxelles, dichiarando che “i cittadini non sono cavie e servono standard di sicurezza”.In Svizzera, benché leader in Europa per la nuova sperimentazione, già frenano sulla costruzione della rete a partire dal Cantone tedesco.
In Italia, Firenze e altre città prima candidate, non aderiscono. Indipendentemente dagli effetti biologici più noti e generali dell’elettromagnetismo ad alta frequenza, non si può negare, alla luce delle evidenze scientifiche già esistenti, che i rischi per la salute dei cittadini esposti è reale e preoccupante.
ISDE Italia, nel rispetto del Principio di Precauzione ha ritenuto opportuna la richiesta di due moratorie per l’esecuzione delle “sperimentazioni 5G” su tutto il territorio italiano, Sardegna compresa, sino a quando non sia adeguatamente pianificato un coinvolgimento attivo degli enti pubblici deputati al controllo ambientale e sanitario e non siano messe in atto valutazioni preliminari di rischio secondo metodologie codificate e un piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari sugli esposti, che dovrebbero in ogni caso essere opportunamente informati dei potenziali rischi nel rispetto della normativa europea.Si invitano tutti i sindaci sardi e i candidati sindaci a partecipare e ad esprimersi sul coinvolgimento dei propri comuni in questo progetto.