Disinteresse messo in campo dalla vecchia giunta nel non aver voluto ascoltare le ragioni degli allevatori coinvolti nella lotta alla malattia. Se si fossero fermati anche solo un secondo a prestar loro orecchio, forse avrebbero potuto vagliare soluzioni alternative, non solo meno drastiche e dannose in termini ambientali ma anche economicamente meno esose.
L’abbattimento dei suini sani allo stato brado, voluto della Regione, non solo è stata una mattanza evitabile ma ha anche messo al rischio la conservazione della specie autoctona sarda, riconosciuta come razza suina in via d’estinzione tramite Decreto Ministeriale del 2006.
Non si è voluto aver rispetto nemmeno per la cultura millenaria delle comunità del Gennargentu che da sempre traggono sostentamento dall’allevamento dei maiali. Tuttavia se queste mie affermazioni sono tacciate di ignoranza, proviamo a ragionare in termini più scientifici.
Domandiamo dunque una spiegazione su come sia stato possibile consentire lo scavo di fosse comuni atte allo smaltimento delle carcasse di animali sia sani che malati in prossimità di falde acquifere, come avvenne ad Orgosolo, o come sia stato possibile consentire gli interramenti di animali morti in una zona carsica con falde, come avvenuto presso il Comune di Urzulei.
La superficialità mostrata nell’affrontare l’emergenza ha inoltre non solo messo a rischio la salute umana, ma ha anche rischiato di favorire il contagio tra gli stessi animali a causa di membri delle task force che spesso hanno operato privi dei più basilari elementi precauzionali, trasformandosi così in potenziali vettori del virus stesso. In sostanza l’apoteosi del paradosso!
Ci tengo comunque a concludere questa mia nota tranquillizzando comunque il dottor Arru con una certezza: il nostro Assessore, Mario Nieddu, si circonderà sempre di esperti pronti a seguire la vicenda, esperti che fungano anche da mediatori con i diretti interessati, gli allevatori!
On.le Dario Giagoni
Capogruppo Lega Salvini Sardegna