La prima operazione si è conclusa nella mattinata di lunedì quando le attenzioni degli Agenti si sono concentrate nello sterrato antistante la piazza Falchi, precisamente in un’area delimitata da una recinzione, dove è stato recentemente dato alle fiamme un chiosco in legno.
I poliziotti hanno notato un’intensa attività di spaccio per il continuo via vai di tossicodipendenti che si avvicinavano ad un gruppo di giovani per lo più di minore età alternandosi sul posto con veri e propri turni articolati su diverse fasce orarie.
Gli Agenti, dopo aver notato che due giovani, dopo una breve conversazione, si appartavano dietro una costruzione intervenivano e sorprendevano uno dei due con una banconota da 50 euro in mano poco prima che gli venisse consegnato lo stupefacente.
Nello stesso sito in cui si trovavano i due è stato rinvenuto, all’interno di un tubo di un sifone in plastica, un involucro in cellophane di colore blu, contenente 21 bustine di sostanza stupefacente pulverulenta di colore bianco del tipo “COCAINA”, per un peso complessivo di grammi 2,35, e 25 bustine contenenti sostanza stupefacente pulverulenta di colore beige del tipo “EROINA” per un peso complessivo di grammi 3,15, mentre all’interno del bagno venivano rinvenuti 2 involucri trasparenti contenenti 2 pezzi di “HASHISH”, per un peso complessivo di grammi 6,60 lordi.
A breve distanza dalla struttura incendiata invece sono state raccolte 8 buste integre di cellophane utilizzate per il confezionamento dello stupefacente.
Il giovane pusher, identificato per S.M. di 17 anni, cagliaritano, è stato trovato in possesso di 10,00 euro quale provento dell’illecita attività. Il ragazzo aveva anche con sé una chiave di un’autovettura parcheggiata nella vicina Piazza Vasco De Gama con il finestrino anteriore destro infranto.
All’interno della vettura è stata rinvenuto, nel cassetto porta oggetti, un involucro contente “EROINA” per un peso lordo di grammi 0,10.
Il giovane spacciatore è stato accompagnato negli uffici della Squadra Mobile dove è stato tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari, è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza di Quartucciu.
La seconda operazione si è conclusa nella tarda mattinata di mercoledì al terzo piano di un palazzo ubicato nella Via Schiavazzi.
Una recente operazione dei Falchi denominata “PUSHER” aveva consentito di decifrare lo svolgimento dell’attività di spaccio costituita da almeno cinque persone, di cui due normalmente tossicodipendenti, con il ruolo di vedetta, soliti posizionarsi rispettivamente alla finestra di un piano alto mentre l’altro ai piani inferiori.
Queste vedette collaboravano con altri due individui incaricati di farsi fermare in caso di intervento delle Forze dell’Ordine dando modo agli altri di scappare e occultare lo stupefacente.
Anche in questo episodio il modus operandi della banda era lo stesso.
I poliziotti nonostante la presenza della vedetta che operava con volto travisato da un passamontagna, e dal suo complice, gli agenti dei Falchi riuscivano a penetrare inosservati nel palazzo dello spaccio e a bloccare i due, identificati per Francesco Sirigu 48enne ed il secondo per Fabrizio Lattuca 45enne, entrambi cagliaritani e pregiudicati.
Il Lattuca, è stato perquisito ed è stato trovato in possesso di una borsa che teneva a tracolla al cui interno vi era la somma di 700 euro, 10 flaconi di metadone da 20 ml., 2 flaconi di metadone da 50 ml., e un foglio con un vademecum per gli acquirenti: “X FAVORE I SOLDI GIUSTI GRAZIE FA MALE RISCHIARE”, “NON SI FA CREDITO A NESSUNO X FAVORE I SOLDI GIUSTI ABBIAMO – FAMIGLIE GRAZIE”.
All’interno della tasca dei pantaloni venivano rinvenuti 61 involucri trasparenti, contenenti sostanza stupefacente del tipo “Eroina” per un peso complessivo di grammi 7,33 e 1 involucro in cellophane di colore nero contenete 61 bustine, contenenti sostanza stupefacente del tipo “Cocaina” per un peso complessivo di 7,30 gr.
Contemporaneamente altri operatori della squadra hanno raggiunto l’appartamento al terzo piano all’abitazione di Roberto Aramu, noto “Bebbo”, personaggio già conosciuto per i suoi precedenti, che era solito lasciare la porta di ingresso socchiusa per facilitare l’ingresso dei complici in caso di intervento della forze dell’ordine. L’Aranu è stato trovato all’interno della camera da letto, per nulla preoccupato del fatto che fossero entrate delle persone all’interno della sua abitazione.
La perquisizione ha consentito di trovare, occultata sotto il letto della camera matrimoniale, la somma di 330 euro e sotto il mobiletto del bagno il materiale per il confezionamento dello stupefacente.
I tre, condotti negli uffici della Questura, in virtù degli elementi di colpevolezza raccolti, i pluri-pregiudicati Fabrizio Lattuca, Francesco Sirigu e Roberto Aramu, sono stati tratti in arresto in quanto soggetti privi di alcuna fonte lecita di reddito, che con stratagemmi finalizzati a prevenire e contrastare gli interventi delle forze dell’ordine, hanno dimostrato una spiccata tendenza a delinquere anche per reati in materia degli stupefacenti.
Su disposizione del PM di turno sono stati condotti presso le rispettive abitazioni in attesa del processo con rito direttissimo.
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