La scorsa settimana l’organizzazione di security dei porti ricadenti nell’ambito del Compartimento marittimo di Cagliari è stata oggetto di approfondite verifiche condotte da un team ispettivo del 6° Reparto del Comando generale delle Capitanerie di porto.
L’ispezione, che ha avuto il suo fulcro nel porto di Cagliari, senza comunque tralasciare accurate verifiche relative ai porti di Arbatax, Portovesme e Sant’Antioco, rientra nel novero delle attività messe in campo a livello nazionale al fine di monitorare la corretta implementazione delle norme della cosiddetta Maritime security, con l’obiettivo di creare un sistema armonizzato di prevenzione e protezione delle navi e delle strutture portuali contro minacce di atti illeciti intenzionali.
In tale prospettiva, sono state effettuate verifiche sia per quanto attiene le navi e gli impianti portuali, ai sensi del Regolamento 725/2004 e del Codice internazionale relativo alla sicurezza delle navi e degli impianti portuali (Codice ISPS), sia per quanto concerne l’intero comprensorio portuale, secondo quanto previsto dalla Direttiva 2005/65/EC.
L’attività, supportata dalla locale Capitaneria di porto, ha interessato l’organizzazione della security portuale nel suo complesso, inclusa la verifica a campione di alcuni terminal, le modalità di controllo delle navi straniere e la certificazione delle unità nazionali.
Di particolare rilievo, peraltro, è stato l’incontro che il Team ispettivo ha tenuto con tutti gli enti ed organi istituzionali coinvolti nel sistema di security (incluse le diverse forze di polizia, che in materia di sicurezza marittima sono coordinate dalle Capitanerie di porto in qualità di “Autorità di sicurezza designata”), nonché con tutti gli agenti di sicurezza degli impianti portuali responsabili dell’attuazione delle norme di settore. Nel corso dell’incontro, oltre ad essere state richiamate le norme nazionali, europee ed internazionali di riferimento, è stato posto particolare accento sulle finalità della port security illustrando, in un’ottica di miglioramento continuo, le principali criticità ricorrenti, nonché le best practice da cui trarre spunti.
L’iniziativa ha incontrato il vivo interesse da parte dell’utenza portuale che ha mostrato particolare attenzione alla tematica e all’opportunità di avere un proficuo confronto per un approfondimento su aspetti e procedure che incidono significativamente sulla gestione quotidiana dei terminal e del porto nel suo complesso.