Lo annuncia Coldiretti Sardegna: “un’ottima notizia per gli allevatori di bovini che da anni a causa della blue tongue, dovevano sottostare ai vaccini e ai conseguenti blocchi di movimentazione quando questi non c’erano, visti i tanti sierotipi che negli anni si sono diffusi nell’isola”.
Un iter che ha rappresentato per anni un freno per questo settore, quello del bovino da carne, in netta ripresa grazie ad allevatori lungimiranti e preparati che si stanno ritagliando prezzi interessanti nel mercato (tra gli altri c’è anche il progetto di Coldiretti con la filiera del bovino al sud) e si stanno distinguendo anche nelle mostre nazionali portando a casa premi importanti.
Un settore quello del bovino da carne che vende fuori dalla Sardegna la maggior parte dei propri vitelli vivi, destinati all’ingrasso e al macello.
“A causa della diffusione di diversi tipi di sierotipo negli anni ci sono state diverse ordinanze con il blocco della movimentazione (cioè della possibilità di vendere i vitelli fuori dalla Sardegna) – ricorda il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – costringendo gli allevatori a doversi tenere i vitelli in stalla con una doppia perdita: quella dei mancati incassi dalla vendita e quella di continuare ad alimentarli ed accudirli. Una situazione di emergenza che stava diventando ormai un costo troppo alto per le aziende costrette, per poter superare il blocco della movimentazione a causa dell’assenza dei vaccini, a ricorrere all’esame PCR (analisi del sangue indicatore generale di un’infiammazione). Un iter gravoso ed esoso visto che costa 28 euro a capo, un prezzo troppo alto per poter essere affrontato dall’allevatore”.
Grazie al Decreto (articolo 4 bis – (movimentazione degli animali delle specie sensibili al virus della “lingua blu” nel territorio nazionale), “…l’intero territorio nazionale si considera quale area omogenea non soggetta a restrizione per quanto riguarda la movimentazione degli animali della specie bovina…”.
“Era da tempo che sollecitavamo e aspettavamo questa norma – dichiara il presidente di Coldiretti Nord Sardegna Battista Cualbu -, adesso attendiamo i decreti attuativi della Regione che la rendano operativa in tutta l’isola”.