A Villa Mimosa un incontro promosso da Confindustria Centro Nord Sardegna, in collaborazione con Adecco e la sua società Mylia. Per le imprese l’obiettivo resta l’efficienza
[foto id=””]Digitalizzazione ed efficienza, due elementi che caratterizzano un’azienda moderna che vuole stare nel mercato di oggi. Ma sono anche due importanti sfide da affrontare quotidianamente. Un passaggio che viene definito Industria 4.0, una sorta di quarta rivoluzione industriale. Le conseguenze sul mercato del lavoro potrebbero essere rilevanti, anche se sono ancora tutte da valutare. E le aziende? Sono pronte a competere? La Confindustria e il Governo hanno messo a punto negli ultimi anni una serie di iniziative che hanno portato al Piano per l’Industria 4.0, contenuto all’interno della legge di Bilancio 2017. Misure tuttora in vigore (con alcuni aggiornamenti), che vanno dagli incentivi fiscali al sostegno al venture capital, dalla diffusione della banda ultralarga alla formazione dalle scuole all’università con lo scopo ultimo di favorire e incentivare le imprese ad adeguarsi e aderire pienamente alla quarta rivoluzione industriale.
Confindustria Centro Nord Sardegna, in collaborazione con Adecco e la sua società Mylia, ha organizzato martedì pomeriggio a Sassari a Villa Mimosa l’incontro “Industry 4.0 e Outsourcing – La sfida della digitalizzazione e dell’efficienza”, rivolto alle aziende associate.
«Con questa iniziativa vogliamo fare conoscere meglio la misura Industria 4.0, molto importante perché attraverso l’innovazione le aziende possono stare sul mercato con maggiori certezze. E parliamo di mercati non solo regionali o nazionali, ma anche internazionali – ha spiegato Giuseppe Ruggiu, Presidente Confindustria Centro Nord Sardegna –. Si tratta di un’agevolazione veloce, che permette alle aziende, attraverso il credito di imposta e oggi l’iperammortamento, di investire non solo in macchinari e attrezzature ma anche sulla formazione del personale».
«Le aziende stanno valutando in questo periodo come applicare il nuovo concetto di Industria 4.0. Adecco è una piattaforma multibrand e al nostro interno abbiamo la società Mylia che può garantire un supporto in questo processo. L’Italia è ancora indietro rispetto agli altri paesi europei, perché ha un tessuto imprenditoriale molto legato alle pmi. Bisogna però prepararsi, perché la trasformazione impatterà a breve su tutte le tipologie di impresa, dalla grande azienda alla piccola», ha aggiunto Luca Bandini, Operation Developer Ops Lazio Toscana Umbria e isole Adecco Italia
Come affrontare allora un processo di innovazione e digital transformation aziendale e valutare l’esternalizzazione dei processi non core? Occorre partire dalle analisi di settore. Secondo i dati aggiornati al 2017 l’86,9 per cento delle imprese tradizionali non utilizza tecnologie digitali. Al crescere dell’azienda però aumenta anche il ricorso alle tecnologie informatiche. Le imprese grandi (più di 249 dipendenti) al 69,2 per cento lo fanno. Le imprese medie si fermano al 50 per cento. «È utile una visione unica integrata», ha avvertito Pasquale Lovino, Business Scouting Manager di Mylia. Si è tra l’altro chiuso da poco il tavolo per definire uno standard italiano di Industria 4.0. Questo porterà ad una corsa a certi tipi di certificazione. «Noi applichiamo già il test di maturità digitale», ha ricordato Lovino.
Stefania Armeni, Training Consultant di Mylia, ha richiamato l’importanza di individuare le soluzioni giuste per ciascuna azienda, mentre Barbara Sagristano, Sales Manager Professional Solutions di Adecco Italia, si è soffermata sull’outsourcing, con una analisi dell’ottimizzazione dei processi organizzativi e di costing; subito dopo si interviene tramite un contratto di appalto per la fornitura del servizio, lasciando che l’azienda si possa così concentrare sul core business.