Già in fase decisionale l’utilizzo dei social è diventato determinante nella scelta di un ristorante: 4 persone su 5 verificano le recensioni online prima di scegliere dove andare a mangiare. È diventato quindi essenziale anche per i ristoratori presidiare i canali social con pagine dedicate ai propri esercizi commerciali: l’83% dei ristoranti ha infatti una pagina Facebook dedicata, il 52% ha invece un profilo Instagram e il 26% un profilo Twitter.
Sempre i ristoratori ormai curano l’estetica tanto quanto l’elaborazione del piatto stesso, ben consapevoli infatti, come emerge dall’infografica, del trend dilagante di questi ultimi anni:fotografare i piatti e condividerli sui social è ormai un must, soprattutto per i millenials. Ciò è tanto più vero se si considera che addirittura alcune pietanze sono create ad hoc nell’ottica di renderle sempre più appealinge “fotogeniche”, quindi più condivisibili sui social.
L’impatto della tecnologia sul mondo del food non si ferma qui:alcuni ristoranti nel mondo hanno sostituito l’uomo con droni capaci di servire ai tavoli o addirittura consegnare gli ordini a domicilio.
Ma non mancano i risvolti positivi: uno su tutti è quello che consente, ad esempio, ai frigoriferi di nuova generazione con classi energetiche elevate di produrre un risparmio di circa il 25% sui consumi dei ristoranti.
L’infografica inoltre evidenzia alcuni dati molto interessanti riguardanti il nuovo fenomeno dell’home delivery: nel 2018 c’è stato un incremento rispetto all’anno precedente del 47% degli ordini fatti online e, in generale, una persona su tre, tra i 25 e i 34 anni, almeno una volta al mese si fa recapitare il pranzo o la cena direttamente a casa.È un dato questo molto significativo tale da far addirittura supporre che verosimilmente nel 2030 potrebbero scomparire le cucine dalle abitazioni private.
Parallelamente potrebbero invece aumentare le cosiddette virtualkitchen e dark kitchen: in entrambi i casi si tratta di cucine senza posti a sedere, senza camerieri e pensate soltanto per le consegne a domicilio. Come spiegato più nel dettaglio nell’infografica, le prime sono cucine virtuali gestite da più ristoratori, le seconde sono invece gestite in esclusiva da un unico ristoratore.