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Emiliano Ciotti, presidente dell’associazione nazionale vittimie delle marocchinate, ossia le donne italiane che furono aggredite, violentate e infettate da terribili morbi o, addirittura, uccise lancia un appello:
“A 75 anni di distanza da quei tragici avvenimenti, invito le amministrazioni comunali a ricordare le donne italiane violentate dai soldati alleati.“
Il triste evento si verificò tra il 1943 e il 1944 da parte dei soldati alleati, in particolare le truppe coloniali francesi composte da algerini, tunisini, senegalesi e marocchini.
Per questo venne scelto per il tragico avvenimento il nome di “marocchinate”, nome che sopravvive tuttora.
“In queste settimane ricorre il 75 anniversario della battaglia di Montecassino che portò allo sfondamento della linea Gustav – dichiara Emiliano Ciotti- dopo aver sloggiato i tedeschi dalle loro posizioni fortificate, le truppe alleate sciamarono a valle e si abbandonarono a violenze di ogni genere nei confronti della popolazione civile”. “Nelle scorse settimane diverse amministrazioni comunali hanno festeggiato l’arrivo dei liberatori, ma si sono dimenticate di ricordare il sacrificio delle migliaia di donne brutalizzate, picchiate, stuprate e uccise dai militari alleati nel 1943-1944. L’appello a ricordare pubblicamente la vergogna delle marocchinate, non riguarda solo i comuni della Ciociaria, dove questa infamia ebbe il suo apice – conclude Emiliano Ciotti – ma anche gli enti locali di Sicilia, Campania, Molise, Lazio, Toscana e Sardegna, regioni dove i nostri ricercatori storici hanno portato alla luce e documentato numerosi episodi di violenza.”