“Esprimiamo grande soddisfazione per quelle previsioni contenute nel Decreto sicurezza bis, per il quale è atteso oggi l’esame del Governo, con le quali sono state accolte molte delle istanze che l’Fsp Polizia di Stato ha sostenuto strenuamente in tutte le sedi istituzionali. Tutte le proposte finalizzate a irrobustire la tutela degli operatori della sicurezza in servizio di ordine pubblico sono assolutamente necessarie, oggi più che mai, per difendere l’integrità fisica e la dignità delle persone che vestono l’uniforme, la funzione che espletano, l’istituzione che rappresentano”.
Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, nel giorno in cui dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri il testo del “Decreto sicurezza bis” che prevede l’inasprimento delle sanzioni per i reati di devastazione, saccheggio e danneggiamento, commessi nel corso di riunioni in luogo pubblico, e maggiori tutele per gli operatori delle forze dell’ordine impiegati in servizio di ordine pubblico, con l’introduzione di nuove fattispecie delittuose, e la trasformazione di quelle che attualmente sono contravvenzioni in delitti, e conseguente inasprimento delle pene.
“Si tratta di provvedimenti doverosi e urgenti – aggiunge Mazzetti – proprio alla luce della necessità di garantire la libera ma pacifica manifestazione del dissenso in un momento storico di grande e profonda dialettica sociale, considerato che, invece, ormai è triste prassi che le occasioni in cui ciò avviene si tramutino in situazioni di inaccettabile caos in cui la violenza gratuita si scatena su donne e uomini in divisa con gravissime conseguenze. Da troppo tempo continuiamo a denunciare l’inaccettabile trattamento che i colleghi sono costretti a subire, con l’unica colpa di svolgere il proprio dovere nell’interesse di tutti. Troppo lunga è divenuta la lista dei ferimenti, dei gravi oltraggi, dei massacri cui i poliziotti sono sottoposti a ogni manifestazione pubblica. Troppo assordante il silenzio in cui comportamenti delittuosi dei facinorosi che strumentalizzano la piazza si perpetuano, come fosse normale aggredire chi svolge un servizio d’ordine, anche solo cercando un contatto che, per legge, non deve esserci. Troppo evidente è l’atteggiamento di chi pensa che tutto questo noi dobbiamo sopportarlo solo perché vestiamo l’uniforme. I poliziotti non sono buttafuori da strada, non ci stancheremo mai di ripeterlo, ed è ora che si dia maggiore concretezza e severità alla risposta nei confronti di chi vede in noi il nemico contro cui scagliarsi. Rappresentiamo lo Stato ed è questa cosa che deve essere difesa, oltre ovviamente all’incolumità dei singoli che deve venire prima di tutto”.