Un pubblico entusiasta ha seguito l’emozionante spettacolo teatrale “Vincent, solo Vincent” di Nanni Perotto, con Gianni Oliveri, Federica Siri, Vincenzo Russo, Amedeo Casella e con la partecipazione di Martino Tirotto. Regia Gianni Oliveri, Aiuto Regia Federica Siri, Tecnico Luci Alessandro Taverna, Fonico Marcello Debernardi, Produzione Lo Spazio Vuoto.
Van Gogh era un artista e uomo di fede, tormentato dal desiderio di regalare bellezza, di trasmettere emozioni vere, di dare dignità agli emarginati, categoria in cui si riconosce pienamente, lui rivoluzionario sui generis costantemente respinto o quantomeno non compreso.
Una personalità complessa, sicuramente. Artista e uomo di fede, tormentato dal desiderio di regalare bellezza, di trasmettere emozioni vere, di dare dignità agli emarginati, categoria in cui si riconosce pienamente, lui rivoluzionario sui generis costantemente respinto o quantomeno non compreso. La sua sensibilità estrema, i colori che prendono vita, “che hanno la vita eterna”, pennelli e tele per donare al mondo il suo messaggio.
Ma il suo animo angosciato e la sua spinta carica di valori sembrano scontrarsi con un muro di incomprensione che lo porta spesso a respingere ogni relazione e rifugiarsi nel suo mondo interiore, abitato da fantasmi.
La sua missione apparentemente fallimentare si realizzerà allargando l’orizzonte del tempo oltre la stanza di Auvers sur Oise quando diventerà realtà la sua personale profezia: “Queste tele vi diranno ciò che non sono capace a dire con le parole. Un omaggio a un genio, difficile come tutti i geni, personaggio sempre attuale, con la sua forza e la sua ricchezza d’animo che ha ancora molto da dire all’uomo di oggi.
[foto id=”280553, 280550, 280543, 280541, 280542″]