[foto id=”280641″]
“Le indagini di questa maxi operazione, sono partite l’anno scorso, dopo il fermo e la perquisizione dell’auto di un giovane, che ha portato al ritrovamento di un carico di droga e da qui le indagini e la confessione del piccolo spacciatore, per timore di ritorsioni, da parte dei propri fornitori, perchè non avrebbe potuto pagare la droga e ciò ha consentito di individuare diversi responsabili della filiera produttiva della sostanza stupefacente e allo stesso tempo, di identificare alcuni di coloro che erano impegnati sul territorio Oristanese nella rete di distribuzione della marijuana. – ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Oristano, Ezio Domenico Basso – L’operazione di oggi, ha visto coinvolto anche un carabiniere – ha proseguito – alla quale non è stato riservato nessun trattamento di favore, da parte dei colleghi, anche per un atto di trasparenza e per dimostrare che non ci sono figli e figliastri, quando si svolgono indagini. Purtroppo siamo di fronte ad una recrudescenza e ripetizione di reati in provincia e anche ad un notevole smercio di droga e per contrastare il fenomeno, c’è la massima attenzione da parte delle forze dell’ordine per reprimere questo tipo di reato”.
[foto id=”280642″]
“L’operazione di oggi, è la sintesi di una serie di attività svolte nel territorio, che pone all’attenzione, lo smercio di una lucrosa attività da parte dei narcotrafficanti locali – ha aggiunto il comandante provinciale dei Carabinieri, Il Tenete Colonello, Domenico Cristaldi – il traffico di droga, da Oristano si diramava anche nelle zone di Cagliari e Nuoro e non solo, perchè si spingevano anche nel sassarese. Tutto questo, agevolato anche dal clima che c’è in Sardegna, che crea condizioni molto favorevoli per la coltivazione della Cannabis”.
[foto id=”280638″]
Entrando nei particolari, il Capitano dei carabinieri di Oristano, Francesco Giola, ha spiegato che la banda era una vera e propria organizzazione criminale dedita alla coltivazione, produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ma si distinguevano anche per estorsioni nei confronti di coloro che non pagavano regolarmente la droga. “La loro attività – ha aggiunto il Capitano Giola – era dedita anche al recupero dei crediti maturati nella filiera della produzione e vendita delle sostanze stupefacenti, ricettazione, furto, detenzione e porto illegale di armi da fuoco clandestine, che venivano impiegate sia per intimidire chi non pagava, ma anche come armi di difesa, durante il trasporto dei carichi di droga”.
[foto id=”280637″]
Nell’operazione sono stati impiegati oltre 100 militari delle Compagnie Carabinieri di Oristano, Mogoro, Ottana, Macomer e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Oristano con il supporto dello Squadrone Cacciatori di Abbasanta, delle unità cinofile e dell’11° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Elmas. Dalle intercettazioni telefoniche, si è appurato anche che gli spacciatori agivano con razionalità, criticavano gli spacciatori che erano anche consumatori e si vantavano di non aver mai fatto uso di nessun tipo di droga.
Il giro d’affari è stato calcolato approssimativamente in qualche milione di euro, per un quantitativo di droga di svariati quintali.
Gian Piero Pinna