In Nuova Caledonia in seguito all’attacco di uno squalo, un bimbo perde la gamba e buona parte dell’addome, ma si salva.
Il bambino, dell’età di dieci anni, e’ stato attaccato da uno squalo mentre nuotava in acque poco profonde nella baia di Port du Sud a Noumea, in Nuova Caledonia.
Il bambino si era immerso in acqua, dopo essersi buttato da una barca con sua sorella, quando ha subito l’attacco. Il padre che al momento dell’attacco si trovava sulla barca è riuscito a buttarsi in mare e a salvare suo figlio, mentre la ragazza, nel frattempo, è riuscita a scappare.
Il ragazzo, gravemente ferito, è stato immediatamente trasportato al Centro Ospedaliero di Koutio.
In seguito a questo spiacevole evento i bagni nella zona sono stati vietati e un elicottero pattuglia la costa.
Nonostante ciò il territorio francese della Nuova Caledonia ha deciso di vietare la pesca degli squali, in seguito alla crescente caccia degli stessi da parte della Cina che ha provocato una conseguente decimazione della specie attraverso una pratica crudele: tagliate via le pinne gli squali vengono rigettati in mare a morire lentamente.
E’ stato proibito anche lo shark-feeding, svago turistico ad alta adrenalina.
Il territorio si unisce cosi’ ad altri Stati che hanno creato santuari per gli squali come la Polinesia francese, Palau, le Isole Marshall e le Cook.