Giorgetti parla al Four Season di Milano, durante la cena organizzata dalle aziende associate multinazionali Usa in Italia, come riporta Repubblica. Il sottosegretario leghista alla Presidenza conferma l’avviso di sfratto che in mattinata aveva terremotato Palazzo Chigi in vista del voto di domenica. Lascia giusto uno spiraglio aperto.
“Mi chiedono cosa succederà a questo governo. Quando uno dice che il governo ha senso solo se produce le cose, dice una banalità che invece in queste ore ha fatto notizia. Ma è la realtà. A mio giudizio – continua – il governo ha senso nella misura in cui le cose che il Paese si aspetta e che si devono fare si possono fare. Se una serie di veti incrociati, interessi o altro non consentono di esprimersi, allora, con senso di responsabilità, bisogna trarre le conseguenze”. E ancora: “Io spero che il 26 maggio ci sia uno shock benefico per tutti. Ma lo deve dare il popolo col voto. A quel punto se ne prenderà atto”.
“Giorgetti è stato più volte attaccato, lo capisco umanamente e politicamente”, dice Salvini in serata in diretta su Facebook. Altro che smentirlo, “non lo farei mai”. Anche perché sulla neutralità del presidente del Consiglio la pensa alla stessa maniera. C’è tuttavia una sottile linea che divide il numero uno dal numero due della Lega: se Giorgetti infatti sta dando voce all’insofferenza ormai palese dei ministri, Salvini tiene ancora una parvenza di cautela. “Aspettiamo domenica, vediamo come va a finire e se ci lasciano mantenere i nostri provvedimenti: la flat tax, la sicurezza bis, l’autonomia regionale, poi tireremo le somme”, è il messaggio che ha diramato ai suoi.
Fonte: www.affaritaliani.it