Milano: morto in casa bimbo di due anni, il padre confessa
Sul corpo del bambino ci sarebbero segni di violenza, forse segni di una strangolamento. Oltre agli agenti e’ intervenuta la polizia scientifica e il medico legale, insieme al magistrato di turno.. Le palazzine presenti in quella zona, sono case popolari occupate da tempo da una folta comunita’ rom.
Padre individuato e portato in questura
Il padre è stato individuato poche ore dopo in un appartamento in zona Giambellino, non lontano dalla sua abitazione. Gli investigatori avevano localizzato il suo cellulare ma temevano che se ne fosse liberato durante la fuga. E’ quindi stato portato in questura Alica Hrustic, l’uomo di 25 anni di nazionalita’ croata Il bambino, che aveva come soprannome “Ronald”, si chiamava Daniele, e – stando alle prime ricostruzioni – aveva i piedi fasciati e segni di violenza sul corpo e sul collo.
I precedenti episodi di violenza
Sul corpo del piccolo sara’ svolta l’autopsia. Nel frattempo si analizzano particolari relativi alla famiglia: il padre, 25enne e la madre, anche lei giovanissima (23 anni) e incinta, avevano gia’ 4 figli. Una situazione caratterizzata da altre violenze: la settimana scorsa, stando alla versione di alcuni testimoni, il padre aveva avuto una violenta lite con la moglie, culminata con la rottura di un vetro. Hrustic aveva infatti – si racconta – una mano fasciata. Gia’ in precedenza inoltre aveva avuto una lite nei locali della tabaccheria di fronte alle palazzine occupate con un vicino contro il quale si era scagliato violentemente, sebbene abitasse nella via da appena due mesi. I vicini raccontano di violenze precedenti sia contro la moglie che contro i bambini e di uso di droga da parte del 25enne. Il dirimpettaio della famiglia avrebbe visto questa mattina una chiazza di sangue nella casa dove e’ avvenuta la tragedia. Il medico legale, da un primo esame, avrebbe individuato diverse lesioni sul corpo del bambino ma nessuna apparentemente mortale.
Il padre confessa: “Raptus di rabbia dopo notte insonne”
Ha agito in un momento di rabbia nel corso della notte Aliza (il nome originale si traslittera Aljica) Hrustic, il 25enne padre del bambino di due anni che e’ stato trovato morto questa mattina in un appartamento occupato di via Ricciarelli 22. L’uomo risulta ora fermato per omicidio. La confessione e’ avvenuta davanti agli investigatori della squadra Mobile di Milano e al pm Giovanna Cavalleri. Ai poliziotti ha anche dichiarato di aver assunto hashish la sera stessa e di non essere riuscito a dormire tutta la notte. Quindi di aver percosso violentemente il bambino fino a farlo morire
Sotto shock i vicini, alcuni dei quali parlano del padre come di una “bravissima persona”, come riporta questa intervista video.
Due figlie affidate ai servizi sociali
Le due figlie con le quali Aliza Hrustic e’ fuggito dopo avere ucciso il loro fratellino hanno tre e un anno e sono state affidate ai servizi sociali. Il piccolo di due anni ucciso era dunque il penultimo figlio della coppia. Hrustic e’ nato in Italia, a Firenze, ed ha un precedente per riciclaggio risalente al 2016, forse da ascrivere ad un cambio di targa di un veicolo rubato. La moglie, invece, contro la quale al momento non ci sono accuse, ha molti precedenti per reati contro il patrimonio e furti.
I due vivevano nell’appartamento occupato da poco, e trovato da chi e’ intervenuto in scarse condizioni igieniche. Sebbene il 25enne sia stato descritto da molti vicini come un uomo violento, non risultano alla polizia precedenti interventi per maltrattamenti in famiglia. Nel momento in cui e’ stato rintracciato si trovava nell’appartamento del Giambellino con altre persone, probabilmente ignare di quanto avesse fatto poco prima; non ha opposto resistenza.
Fonte: www.affaritaliani.it