Al centro del confronto con gli studenti ci sarà la drammatica esperienza dell’autrice Teresa Manes, mamma di Andrea Spezzacatena, il quindicenne morto suicida a Roma il 20 novembre del 2012, in seguito ad attacchi omofobi e atti di bullismo. La storia di Andrea è stata raccontata da Teresa in un libro, “Andrea oltre il pantalone rosa” – pubblicato da Graus Editore nella collana Zeta Generation – «che vuole essere un antidoto contro il bullismo e il pregiudizio strisciante» di cui Andrea e tanti, troppi, prima e dopo di lui, sono stati vittime: vittime di un sistema che non ha pietà nel deridere e nello schernire fino a condurre ai gesti più estremi.
Nel mondo, una vittima su dieci di bullismo tenta il suicidio. Secondo i dati ISTAT, oltre la metàdelle ragazze e dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni è stata, almeno una volta, oggetto di violenza da parte dei propri compagni e la fascia maggiormente coinvolta è proprio quella tra i 13 e i 15 anni, quella in cui si è più vulnerabili, in cui la paura del giudizio è fortissima, soprattutto se proviene da coloro che si presume siano tuoi amici.
Dal 2012 Teresa gira l’Italia, va nelle scuole, porta la sua testimonianza laddove quasi sempre, purtroppo, si annidano “i germi” del problema.