I Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro hanno svolto dei servizi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti all’interno degli istituti scolastici, in aderenza alle linee d’azione emanate dagli indirizzi ministeriali nell’ambito dell’operazione “scuole sicure”.
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I temi riguardanti i giovani, come il bullismo e la droga, sono ormai parte del disagio fisiologico dell’adolescenza che, talvolta, si protrae oltre quella delicata fase.
Tali comportamenti richiedono un’attenzione sempre maggiore delle figure deputate all’istruzione, alla sorveglianza ed al contrasto di tali situazioni.
Le aree circostanti gli edifici scolastici sono, da sempre, luoghi eletti per la vendita di sostanze stupefacenti che sfruttano il disagio fisiologico dell’adolescenza, portando, i ragazzi, ad episodi di abuso e trasgressione.
In tale ottica, risultano importanti le conferenze sulla legalità ed i controlli effettuati negli istituti scolastici e nei luoghi di aggregazione giovanile svolti periodicamente dall’Arma dei Carabinieri, i quali tendono ad affrontare i problemi attraverso un approccio integrato rivolto alla persona, al fine di rendere possibile la conoscenza dei fattori di rischio e a far convergere il confronto sui valori e sull’educazione.
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I Comandanti di Compagnia, affiancati dai Comandanti di Stazione ultimamente sono sempre più impegnati nell’organizzazione di incontri formativi nelle scuole primarie e secondarie per affrontare tali tematiche sul piano normativo, sociale ed informatico. La proficua collaborazione con i dirigenti scolastici è risultata inoltre determinante per l’approfondita conoscenza delle criticità relative ai singoli casi.
Nell’anno scolastico 2018/2019, in questi incontri, sono stati richiamati i punti cardine della Legge n.71 del 29 maggio 2017, dedicata al Cyberbullismo, offrendo, in questo modo agli studenti, la possibilità di comprenderne i contenuti e gli strumenti normativi a disposizione per contrastare tale fenomeno.
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Le disposizioni normative non interessano solo i giovani, ma anche gli insegnanti che hanno potuto comprendere maggiormente il loro ruolo preventivo. L’articolo 4, citata legge al terzo comma, introduce la figura del “referente in materia di cyberbullismo” e afferma che: “ogni istituto scolastico, nell’ambito della propria autonomia, deve individuare fra i docenti un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione di contrasto del bullismo”.
L’articolo 5 riguarda, invece, l’“informativa alle famiglie e i regolamenti delle istituzioni scolastiche” e coinvolge, oltre gli insegnanti, anche i dirigenti scolastici in virtù del loro ruolo direttivo. Quest’ultimi dunque venuti a conoscenza di atti di bullismo hanno l’obbligo di informare tempestivamente i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale ovvero i tutori dei minori coinvolti e porre in atto adeguate azioni di carattere educativo.
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Gli incontri hanno suscitato l’interesse di studenti ed insegnati dando vita ad interessanti dibattiti che hanno portato ad importanti riflessioni.
Un dato importante attesta che nell’anno 2018 e nel primo quadrimestre del 2019 non sono stati registrati episodi legati al fenomeno del bullismo-cyber bullismo.
Sul fronte repressivo, i militari del Comando Provinciale. CC di Nuoro hanno messo in atto nell’anno 2018, n.363 servizi in prossimità o all’interno di Istituti Scolastici e centri di aggregazione giovanile, mentre nell’anno in corso stati effettuati 660 servizi.
Relativamente al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici e nei luoghi di aggregazione giovanile, nello stesso arco temporale sono stati segnalati all’autorità prefettizia 152 persone di cui 16 studenti minori, quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Le persone deferite in stato di libertà sono state 45 mentre gli arresti in flagranza ammontano a 13.