L’evento formativo ha l’obiettivo di fornire agli operatori sanitari e sociali gli strumenti per gestire al meglio la comunicazione con i pazienti, in particolare quando è necessario dare loro una cattiva notizia sul loro stato di salute, quella che in medicina viene definita una “diagnosi infausta”.
«Un buon rapporto fra medico e paziente – spiega lo psicoterapeuta Domenico Putzolu, responsabile scientifico del corso, contribuisce sensibilmente a migliorare la qualità delle cure: quando il contenuto della diagnosi innesca emozioni come sofferenza e dolore, l’operatore sanitario deve adottare un comportamento empatico che sappia accogliere e contenere questi sentimenti». Non solo “cosa”, ma “come” dirlo, dunque, quali parole e quale approccio scegliere nel dare una cattiva notizia al paziente e ai suoi familiari può fare la differenza nell’adesione del paziente al percorso terapeutico e nel rendere migliore la sua qualità della vita.
«Durante il corso – prosegue il dottor Putzolu – forniremo agli operatori spunti di riflessione sugli effetti concreti di una comunicazione appropriata. Fondamentale è conservare l’attenzione al “prendersi cura” del paziente, più che a curarne la malattia. Occorre mostrare rispetto per la persona nella sua completezza e parlare in maniera aperta, chiara, onesta e tempestiva».
Quella che si svolgerà la settimana prossima è la prima edizione del 2019 del corso sulla comunicazione delle bad news in sanità, già proposto dal Servizio di Psicologia dell’Ats-Assl Oristano negli anni precedenti con lo scopo di sensibilizzare e formare il maggior numero possibile di operatori sanitari Ats provenienti da tutta la Sardegna su un tema che rappresenta uno dei cardini nella qualità e nell’umanizzazione delle cure.