Sabato dalle 16.00 nel Palazzo Comunale, via Sanna Tolu ci sarà l’apertura ufficiale di Monumenti Aperti 2019 con i saluti istituzionali ai tutor dei monumenti, ai ragazzi, al personale didattico e a tutti i volontari. Mentre la chiusura della manifestazione sarà domenica alle 20.30 in piazza Parrocchia.
Il sindaco Giovanni Ligios, commenta con queste parole l’adesione di Osilo alla XXIII edizione di Monumenti Aperti: “Secoli e secoli di storia hanno donato a Osilo e al suo territorio un patrimonio culturale e artistico di inestimabile valore e, per vari aspetti, singolare. Per questo, dopo il successo degli anni scorsi, l’Amministrazione comunale ha rinnovato con piacere l’adesione a Monumenti Aperti anche per il 2019.
Il positivo coinvolgimento nella manifestazione di tanti concittadini, professionisti o semplici appassionati, di diverse associazioni e della scuola testimonia l’esistenza nella nostra comunità di uno spirito identitario forte, ma proiettato con convinzione verso l’esterno per valorizzare le risorse di cui disponiamo. Risorse che abbiamo l’obbligo di preservare e che meritano di essere conosciute e apprezzate ben oltre i confini locali. Con l’auspicio che l’evento susciti l’interesse e la curiosità di chiunque venga a trovarci, rivolgiamo un sincero in bocca al lupo agli studenti impegnati per l’occasione come guide turistiche affinché non perdano mai l’entusiasmo con cui oggi promuovono la bellezza che ci circonda. Noi condividiamo pienamente il tema della manifestazione, “Radici al futuro”, e guardiamo al domani con gli occhi dei più giovani”.
I MONUMENTI. Questi i monumenti aperti con ben 10 chiese:
la Chiesa di Nostra Signora del Rosario: un tipico esempio di arte tardo rinascimentale con richiami ad influssi gotico-aragonesi:
la Chiesa dell’Immacolata Concezione e Collegiata le cui prime notizie risalgono la 1553 e che conserva un coro ligneo del Settecento;
la Chiesa di Sant’Antonio da Padova (Sant’Antoni ‘e sa punta) che risale al XVII secolo come conseguenza di un voto contro la diffusione della peste;
la Chiesa di Nostra di Signora di Bonaria edificata nel XVII secolo in ragione di una pestilenza e fu dedicata alla Madonna di Bonaria in parallelo al santuario di Cagliari;
la Cappella della Medaglia Miracolosa la cui inaugurazione risale al 1949, la Chiesa di Santa Croce e Confraternita la cui costruzione va collocata nel pieno XVII secolo, nel clima successivo al concilio di Trento (1545-63), quando si diffuse nell’isola il culto della Croce di Cristo e con le relative Confraternite di stampo iberico;
la Chiesa di Santa Lucia nella cui campana, durante i restauri del 1913, fu trovata la scritta Sancte Petre ora pro nobis 1622 che fa presumere sia appartenuta ad una delle cinque chiese dedicate a S. Pietro (nessuna delle quali conservata) presenti nel territorio di Osilo; sulla strada Osilo – Sennori troviamo poi la Chiesa di San Lorenzo, la Chiesa di San Giovanni, la Chiesa e il villaggio di Santa Vittoria.
Sono poi visitabili i Mulini di San Lorenzo e il Palazzotto Satta che mostra nella parte bassa anche i locali destinati al ricovero dei cavalli nonché la cantina per la custodia della legna, ma anche per garantire l’accesso alla cisterna per la raccolta dell’acqua piovana. Oggi la struttura è destinata a mostre etnografiche temporanee. Infine ma non per ordine di importanza
Il Castello, che secondo Pietro Alighieri, in un’annotazione nella Divina Commedia di suo padre Dante, sarebbe stato portato in dote a Corrado Malaspina da Orietta (denominata in altra fonte come Urica) figlia naturale del giudice Mariano lasciando forse intendere che la fortificazione esistesse già prima del dominio dei marchesi.
EVENTI SPECIALI. Nel Comune di Osilo sono state organizzate varie iniziative per rendere ancora più gradevoli le due giornate di Monumenti Aperti e tra queste segnaliamo: Monumenti in movimento: i monumenti aprono le loro porte al “Fiat 500 club di Florinas” e ai cultori e appassionati della celebre utilitaria italiana e delle due ruote storiche. Il tour partirà da San Lorenzo e farà tappa a Santa Vittoria, Sant’Antonio, Bonaria, fino ad arrivare al centro del paese e infine in piazza San Valentino; e Radici nei Malaspina: domenica dalle 9.30 nel centro storico si susseguiranno rievocazioni storiche medievali a cura dell’associazione Giudicato di Torres. Durante tutta la manifestazione sono visitabili numerose esposizioni di artiste e artisti locali
Il comune di Osilo aderisce a Gusta la città con attività ricettive e di ristorazione che aprono nelle giornate di Monumenti Aperti affinché la partecipazione alla Manifestazione sia più piacevole e godibile.
Da quest’anno inizia anche la collaborazione con la App Heart of Sardinia, che rilancerà tutti i contenuti informativi dell’edizione 2019.
Inaugurato lo scorso anno viene riproposto Viva Voce – racconta la tua città. Con questo progetto si vuole costruire una mappa dei monumenti e dei luoghi d’Italia con le voci dei cittadini che potranno inviare messaggio WhatsApp di massimo 50 secondi al numero telefonico 348.3146896 descrivendo il proprio legame con un luogo o con un monumento. Il racconto come elemento di coesione del “popolo” di Monumenti Aperti.
INFORMAZIONI. I I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 17.30 alle 20.00 e la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.
Un Info Point è allestito al Palazzotto Satta in via Sanna Tolu 50. Altre info si possono richiedere alla mail: [email protected]
Servizio Navetta: in occasione di Monumenti Aperti sarà disponibile solo nella giornata di domenica un servizio di navetta gratuito, con capolinea all’ingresso del campo sportivo del paese. Sono previsti due percorsi che prevedono la fermata presso ciascun monumento.
Percorso 1 Capolinea Campo Sportivo: Castello Malaspina (1), Palazzotto Satta (2), Chiesa Immacolata Concezione (3) Chiesa di Santa Croce (4), Chiesa del Rosario (5), Cappella della Medaglia Miracolosa (6), Santa Lucia (7), Sant’Antonio (8), Chiesa di N.S. di Bonaria (9).
Percorso 2 Capolinea Campo sportivo: Chiesa di San Giovanni (10), Chiesa di Santa Vittoria (11), Chiesa di San Lorenzo e Mulino (12-13).
Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle varie iniziative che arricchiscono la manifestazione si trova nelle cartine/ pieghevoli in distribuzione nei vari siti.
Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
IL TEMA. Il tema di Monumenti Aperti 2019 è Radici al futuro, ovvero ciò che ci appartiene come storia e su cui poggia il domani delle comunità. Trae ispirazione dalle politiche europee tese a valorizzare l’intero patrimonio culturale tangibile, intangibile e digitale, accessibile e inclusivo.
Radici al futuro ne rilancia la visione come strumento per favorire il senso di appartenenza alla comunità locale, come dialogo tra le generazioni, dando valore al confronto e all’arricchimento reciproco. Questo perché vogliamo affidare ai giovani il duplice ruolo di custodi della conoscenza e di attivatori delle opportunità future. Radici al futuro è la sintesi di una trasformazione, il condensato di un passaggio di testimone raccontato dal ciclo della materia che non si interrompe. Radici al futuro disegna l’attingere alle tradizioni culturali e alla storia per costruire la società futura all’insegna della creatività e dell’innovazione. Il patrimonio culturale diventa, quindi, fonte continua di apprendimento e di ispirazione, e la base di una cittadinanza attiva e responsabile.
L’EDIZIONE 2019. Monumenti Aperti 2019 si interroga sulle diverse generazioni (e la loro interazione) e la formazione di una ferma consapevolezza di essere custodi e fruitori del patrimonio culturale. Quel patrimonio materiale e immateriale che la manifestazione ha raccontato negli ultimi vent’anni e che deve essere ri-raccontato adattando la narrazione ai diversi tempi che l’evoluzione tecnologica, formativa, economica e, in generale, umana, ha portato alla luce nel percorso di crescita sociale.
Per questa ventitreesima edizione, salutata dalla Medaglia del Presidente della Repubblica, dal patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del MIBAC, del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, e dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, sono complessivamente 73 le amministrazioni coinvolte, 62 in Sardegna e 11 nella Penisola. Si inizia a Bauladu, Bosa, Tula e Uta il 27 aprile e si chiude nei giorni 9 e 10 novembre in Puglia nei comuni di Terlizzi, Modugno e Palo del Colle.
SITO WEB, UFFICIO STAMPA E SOCIAL MEDIA. I contenuti della manifestazione corredati da informazioni sempre aggiornate, foto, comunicati stampa e materiali video sono ospitati nel sito ufficiale www.monumentiaperti.com. Il racconto in diretta della XXIII edizione di Monumenti Aperti si svolgerà anche su Facebook (@monumentiapertiofficial), Instagram e Twitter (@monumentiaperti), canali social nazionali della manifestazione. Il tag ufficiale della ventiduesima edizione è: #monumentiaperti19. I contenuti video saranno disponibili sul canale YouTube Monumenti Aperti.