Il centro storico di Oristano, per il secondo anno ospita “Su Pannu de is Tzaracus de Tzilleri”, un’antica gara di spinta delle botti.
La rievocazione di quest’anno, sarà caratterizzata dall’apertura della Porta Pontis, la porta principale della città giudicale fatta costruire da Mariano II, dalla quale usciranno i Tzaracus degli Tzilleris, per cimentarsi in una gara di spinta delle botti, nel corso di una rievocazione medioevale alla presenza di figuranti in abiti dell’epoca, dame e cavalieri, locande e mercati del passato della Oristano giudicale.
Oristano, nei tre giorni in cui si svolgerà l’evento, rivivrà gli antichi splendori giudicali. Sabato 21 aprile, in centro si respirerà il clima medioevale grazie a “Su pannu de is tzaracus de tzilleri”.
La manifestazione, organizzata dall’agenzia EventOr in collaborazione con gli assessorati alla Cultura, al Turismo, la Pro loco, l’Antiquarium arborense e l’agenzia Gnomos production, vivrà il suo clou con la “gara di spinta della botte”, ma a fare da cornice ci saranno tanti altri eventi a tema.
In modo particolare, in centro saranno allestite le locande e gli tzilleris, in cui sarà possibile gustare prodotti tipici e ci saranno figuranti in abiti medioevali e spettacoli che faranno rivivere l’atmosfera della fine del 1200.
“Quelle del 26, 27 e 28 aprile prossimo – ha spiegato il sindaco Andrea Lutzu, nel corso della presentazione dell’evento nella Sala Giunta del Palazzo Campus Colonna – saranno tre giornate dedicate alla storia per vivere le stesse sensazioni che si potevano provare alla Corte degli Arborea. Saranno giorni importanti – ha continuato Lutzu – anche perché offriremo ai tanti turisti che si sono visti in città in questi giorni, qualcosa di insolito e interessante che riguarda la nostra storia”.
A sua volta, il vice sindaco Massimiliano Sanna, che ha anche la delega alla Cultura, ha voluto sottolineare il fatto che “è il secondo anno che si svolge questo importante evento e che quest’anno si innesta egregiamente con gli altri eventi che in questo periodo ci consentono di far vivere alla nostra città, i momenti gloriosi del periodo giudicale, con giochi dell’epoca che coinvolgeranno grandi e piccoli. La nostra intenzione, è di far vivere un evento emozionante a tutta la città”.
Anche l’Assessore al Turismo Stefania Zedda, è dello stesso avviso sottolineando che “per questa manifestazione abbiamo pensato di coinvolgere tutta la città e pertanto, ci impegneremo per fare in modo che tutto vada bene e l’evento abbia il successo che merita”.
Del gruppo, faceva parte anche Maria Passino della Fondazione di Sardegna, che per la riuscita dell’evento ha elargito un contributo di ottomila euro: “La Fondazione, ha collaborato molto volentieri – ha sottolineato la Passino – e ci auguriamo che l’evento diventi un appuntamento fisso per la città”.
“ E’ stato un piacere collaborare alla realizzazione di questa manifestazione”. Ha esordito il Presidente della Pro Loco Gianni Ledda, che ha continuato sottolineando che “siccome non c’è manifestazione medioevale senza miusici, noi ci siamo attivati per coinvolgere i gruppi dei tamburini e dei trombettieri della Sartiglia e metteremo anche a disposizione i costumi medioevali della nostra collezione”, e in conclusione ha anche annunciato che da parte della Pro Loco di Oristano, in occasione dei sessantacinque anni di fondazione del sodalizio, si stanno programmando tutta una serie di eventi.
Del Comitato organizzatore, fanno parte anche Marinella Foddis, dell’Agenzia EventOr e Emanuele Orrù diella Consulta giovanile di Oristano. “Abbiamo realizzato una copia de “Sa Porta Manna”, per dare un’impronta alla grandiosità della Oristano medioevale – ha spiegato Marinella Foddis – e non è stato un caso che abbiamo voluto immaginare che fosse Mariano II ad inaugurare la Porta Pontis o Porta Manna. Noi oristanesi, abbiamo una storia veramente incredibile e tante curiosità, come l’Ardia che anticamente si correva intorno alla chiesa di San Sebastiano”.
Emanuele Orrù, è entrato nel dettaglio della corsa delle botti, spiegando che “a ogni tzilleri sarà abbinata una delle sei squadre, ognuna delle quali composta da dodici ragazzi, si cimenterà nella gara di spinta della botte in costume medioevale, tra piazza Eleonora, via Eleonora, via Duomo e via Ciutadella de Minorca. Vincerà chi arriverà primo al traguardo spingendo la botte, con la speranza che nessuno si faccia male, perchè deve essere solamente un divertimento. Le botti in rovere, sono della capacità di cinquecento litri e dal peso di circa cento chili e ogni cento metri ci sarà un cambio. Inoltre, in piazzetta Corrias, verrà allestito un accampamento medioevale, dove ci saranno figuranti che si esibiranno in duelli simulati”.
Gian Piero Pinna
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