La mostra, curata dal Direttore del MURATS Baingio Cuccu e organizzata in collaborazione con il Comune di Samugheo, il Gruppo folk di Samugheo e il Banco di Sardegna, presenta una serie di abiti tradizionali della Sardegna, femminili e maschili, provenienti da oltre 15 centri dell’Isola. Questi dialogheranno con una serie di opere dei grandi maestri del 900 e di artisti contemporanei che utilizzano la tecnica fotografica e pittorica.
Durante l’inaugurazione, sabato 4 maggio alle ore 18:00, si terrà un incontro con i saluti del Sindaco di Samugheo, Antonello Demelas, e due tra i maggiori esperti regionali di abbigliamento tradizionale sardo: Gian Mario Demartis e Ignazio Sanna Fancello.
La mostra ha come finalità quella di presentare una visione dell’abito tradizionale che indaga l’idea di reversibilità del concetto di tradizione spesso considerato, erroneamente, qualcosa che viene ereditato dal passato in modo costante ed immutato.
Il tempo sospeso è un momento che non c’è più ma non andato via completamente, e in questa concezione la tematica dell’abito tradizionale sardo si colloca perfettamente: in una condizione in cui il tempo sembra trovare un punto di immobilità, ma che paradossalmente si rivela testimone della mutevolezza conseguente il passare del tempo e, con esso, la variabilità delle situazioni e delle dinamiche in oggetto.
L’esposizione vuole palesare che anche la tradizione è soggetta a mutazioni, più o meno evidenti, che col tempo diventano necessarie in ogni società. Si potranno osservare infatti le differenze mostrate nelle triangolazioni visive tra gli abiti contemporanei, le opere antiche, le foto e le pitture contemporanee che riproducono fogge del passato e del presente evidenziando le diversità sviluppatesi nel tempo.
Artisti in mostra:
Bianchi Paolo, Biasi Giuseppe, Branca Remo, Ciusa Francesco, Ciusa Romagna Giovanni, Corriga Antonio, Delitala Mario, Floris Carmelo, Maddalena Cristina, Nava Hector, Pattusi Vincenzo, Pau Antonio, Samugheo Chiara, Spiga Alessandro, Tavolara Eugenio, Usai Sisinnio.