Direttamente dalla natura arrivano alcune risposte alla domanda di salute che spesso vengono confortate anche dagli studi della medicina. Esistono, infatti, piante che utilizzate nelle cucine o nelle tradizioni mediche di alcuni paesi anche da migliaia di anni, possono apportare benefici sufficientemente conclamati anche a livello della ricerca scientifica. Questa volta, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, vuol parlare dei benefici ed usi delle bacche della pianta Sambucus, utilizzata come medicina e colorante da oltre 5.000 anni. Le bacche della pianta Sambucus possono essere impiegate per lenire i sintomi dei virus influenzali. Ne riportano l’efficacia i ricercatori dell’Università di Sydney, in Australia, dopo un’accurata analisi dei benefici di questi piccoli frutti dal punto di vista medico. Già in passato il Sambucus veniva impiegato tradizionalmente per le sue proprietà curative, ma finora non vi erano riscontri scientifici a supportare queste teorie, prettamente popolari. Ora, il team capitanato dal professor Golnoosh Torabian, conferma scientificamente che le bacche di Sambucus possiedono delle straordinarie qualità antivirali, in grado di rafforzare la risposta del sistema immunitario delle persone colpite dai sintomi dell’influenza e del raffreddore. «Il nostro studio indica che il comune Sambucus ha un effetto diretto potentissimo contro il virus dell’influenza», spiega dottor Torabian. «L’azione delle sue bacche inibisce l’infezione già dai suoi stadi iniziali, bloccando le proteine virali chiave responsabili dell’attaccamento del virus e del suo ingresso nelle cellule che lo ospitano».Per l’esperimento, il team ha impiegato il Sambucus medicinale già disponibile in commercio trasformandolo in un siero da applicare alle cellule prima, durante e dopo l’infezione del virus influenzale. Le sostanze fitochimiche del siero si sono rivelate efficacissime nel bloccaggio dell’infezione delle cellule da parte del virus. Ma non solo. Secondo quanto riportato dai ricercatori, tali bacche erano ancora più efficaci per l’inibizione della diffusione dell’infezione virale negli stadi avanzati del ciclo dell’influenza, cioè quando le cellule risultano già infette dal virus. «Questa scoperta è stata abbastanza sorprendente e assai significativa, poiché bloccare il ciclo virale in più fasi ci offre una maggiore possibilità di inibire l’infezione», ha aggiunto il co-autore dello studio, dottor Peter Valtchev. L’attività antivirale del Sambucus può essere attribuita a dei composti chiamati antocianine, gli stessi fitonutrienti che danno alla frutta il suo vibrante colore viola. La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Journal of Functional Foods.
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