Il sindaco Pier Luigi Concu, e l’assessora alle Attività produttive, politiche culturali e spettacolo Roberta Relli commentano così l’adesione di Selargius alla XXIII edizione di Monumenti Aperti: “Radici al futuro: è questo lo slogan scelto per la XXIII edizione di Monumenti Aperti, ma noi vogliamo prima fare un salto nel passato.
Era il 1996, quando un gruppetto di universitari decise di fare qualcosa di bello per valorizzare Cagliari. Si ritrovarono nelle scalinate di Sant’Anna e da lì lanciarono la loro sfida: aprire tutti i monumenti insieme, soprattutto quelli inaccessibili o chiusi da tempo. Con il benestare dell’allora Assessore comunale alla Cultura organizzarono una conferenza stampa, durante la quale, con un anno di anticipo, diedero inizio all’avventura.
Nella prima edizione riuscirono a coinvolgere cinquecento volontari e ad arrivare, in un solo fine settimana, a trentamila visitatori. Un successo forse inaspettato che ha continuato a crescere coinvolgendo sempre più Comuni. Anche il nostro che dal 2015 partecipa ininterrottamente a un evento diventato sempre più atteso e di successo. E alla base della nostra adesione c’è la convinzione non solo che Selargius abbia innumerevoli ricchezze da mostrare ma, prima ancora, che conoscere il patrimonio artistico-culturale, custodito nel territorio in cui viviamo, sia un dovere di ognuno di noi.
Un sentito ringraziamento giunga dunque a tutti coloro che, con grande impegno ed entusiasmo, ci accompagneranno anche in questa nuova edizione. Grazie alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; grazie ai cittadini e agli artigiani che, in modo del tutto gratuito, ci hanno offerto il loro preziosissimo aiuto; grazie alle tante associazioni civili e religiose sempre presenti e pronte a sostenerci. Tutti tasselli imprescindibili nell’organizzazione di questo importantissimo evento che quest’anno offrirà un programma ancora più ricco”.
I MONUMENTI. Questi i monumenti aperti: Sa Cruxi ’e Marmuri una croce giurisdizionale gotico-catalana, considerata una delle più belle croci di confine della Sardegna aragonese; la Chiesa di Sant’Antonio Abate che occupa lo stesso sito di una più antica chiesetta, risalente alla seconda metà del 1600;
la Parrocchiale di Maria Vergine Assunta; l’Ex Distilleria Sebastiano Boi interessante esempio di archeologia industriale e considerata uno dei primi esempi di industria vitivinicola del Campidano;
la Chiesa di San Giuliano in cui In occasione dell’Antico Sposalizio Selargino si celebra il rito de Sa Promissa;
l’Ex Caserma Cavalleggeri (già Carcere Aragonese) uno dei più antichi edifici selargini che in età feudale fu sede del Carcere e del Tribunale della Baronia di San Michele e della Giudicatura Mandamentale per diventare poi Caserma dei Cavalleggeri di Sardegna e dei Reali Carabinieri nel 1864;
la Casa del Canonico Putzu che risale al 1800; la Biblioteca Comunale Ex Casa Putzu; il Villaggio Neo-Eneolitico di Su Coddu uno dei più noti ed interessanti insediamenti prenuragici sardi per estensione e per i materiali rinvenuti; il santuario di San Lussorio ritenuto il martiryum del santo e infine il Sito di Santa Rosa costituito da una chiesetta campestre, i resti di strutture murarie altomedievali e un antico pozzo.
EVENTI SPECIALI. Nel Comune di Selargius sono state organizzate ben 38 iniziative per rendere ancora più gradevoli le due giornate di Monumenti Aperti concerti, mostre, performance di danza, passeggiate campestri.
Il comune di Selargius aderisce a Gusta la città con attività ricettive e di ristorazione che aprono nelle giornate di Monumenti Aperti affinché la partecipazione alla Manifestazione sia più piacevole e godibile.
Da quest’anno inizia anche la collaborazione con la App Heart of Sardinia, che rilancerà tutti i contenuti informativi dell’edizione 2019.
Inaugurato lo scorso anno viene riproposto Viva Voce – racconta la tua città. Con questo progetto si vuole costruire una mappa dei monumenti e dei luoghi d’Italia con le voci dei cittadini che potranno inviare messaggio WhatsApp di massimo 50 secondi al numero telefonico 348.3146896 descrivendo il proprio legame con un luogo o con un monumento. Il racconto come elemento di coesione del “popolo” di Monumenti Aperti.
INFORMAZIONI. I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato e domenica, dalle 9.30 alle13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Fanno eccezione la Chiesa Beata Vergine Assunta, la Chiesa di San Giuliano, la Biblioteca Comunale “Ex Casa Putzu”, il Santuario di San Lussorio e Chiesa di Santa Rosa che saranno visitabili in orari specifici (indicati nelle cartinei).
Un Info Point curato dalla Consulta degli Anziani e con sede in uno degli ingressi della piazza Si ‘e Boi (via Gallus, affianco alla ciminiera) sarà allestito per avere informazioni e materiali illustrativi sulla manifestazione.
Il programma dell’intera manifestazione verrà pubblicato sull’Home Page del sito del Comune e sulle pagine Facebook del Comune di Selargius e di Selargius Cultura.
Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle varie iniziative che arricchiscono la manifestazione si trova nelle cartine/ pieghevoli in distribuzione nei vari siti.
Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
IL TEMA. Il tema di Monumenti Aperti 2019 è Radici al futuro, ovvero ciò che ci appartiene come storia e su cui poggia il domani delle comunità. Trae ispirazione dalle politiche europee tese a valorizzare l’intero patrimonio culturale tangibile, intangibile e digitale, accessibile e inclusivo.
Radici al futuro ne rilancia la visione come strumento per favorire il senso di appartenenza alla comunità locale, come dialogo tra le generazioni, dando valore al confronto e all’arricchimento reciproco. Questo perché vogliamo affidare ai giovani il duplice ruolo di custodi della conoscenza e di attivatori delle opportunità future. Radici al futuro è la sintesi di una trasformazione, il condensato di un passaggio di testimone raccontato dal ciclo della materia che non si interrompe. Radici al futuro disegna l’attingere alle tradizioni culturali e alla storia per costruire la società futura all’insegna della creatività e dell’innovazione. Il patrimonio culturale diventa, quindi, fonte continua di apprendimento e di ispirazione, e la base di una cittadinanza attiva e responsabile.
L’EDIZIONE 2019. Monumenti Aperti 2019 si interroga sulle diverse generazioni (e la loro interazione) e la formazione di una ferma consapevolezza di essere custodi e fruitori del patrimonio culturale.
Quel patrimonio materiale e immateriale che la manifestazione ha raccontato negli ultimi vent’anni e che deve essere ri-raccontato adattando la narrazione ai diversi tempi che l’evoluzione tecnologica, formativa, economica e, in generale, umana, ha portato alla luce nel percorso di crescita sociale.
Per questa ventitreesima edizione, salutata dalla Medaglia del Presidente della Repubblica, dal patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del MIBAC, del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, e dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, sono complessivamente 73 le amministrazioni coinvolte, 62 in Sardegna e 11 nella Penisola. Si inizia a Bauladu, Bosa, Tula e Uta il 27 aprile e si chiude nei giorni 9 e 10 novembre in Puglia nei comuni di Terlizzi, Modugno e Palo del Colle.
SITO WEB, UFFICIO STAMPA E SOCIAL MEDIA. I contenuti della manifestazione corredati da informazioni sempre aggiornate, foto, comunicati stampa e materiali video sono ospitati nel sito ufficiale www.monumentiaperti.com. Il racconto in diretta della XXIII edizione di Monumenti Aperti si svolgerà anche su Facebook (@monumentiapertiofficial), Instagram e Twitter (@monumentiaperti), canali social nazionali della manifestazione. Il tag ufficiale della ventiduesima edizione è: #monumentiaperti19. I contenuti video saranno disponibili sul canale YouTube Monumenti Aperti.