Il sindaco Gian Luigi Puddu commenta così l’adesione del suo comune alla XXIII edizione di Monumenti Aperti: “Anche quest’anno Settimo è lieta di partecipare e invitare i cittadini e i visitatori a un’altra edizione di Monumenti Aperti.
La manifestazione ha il duplice obiettivo di far crescere il nostro paese culturalmente e socialmente, e di far conoscere la bellezza del nostro territorio aprendo i suoi “scrigni” più importanti. Una bellezza fatta di monumenti storici, siti archeologici, tradizioni, saperi e sapori della nostra terra e della nostra comunità.
Una comunità che anche quest’anno si impegnerà in prima linea, con gli studenti e gli insegnanti del locale Istituto Comprensivo e con i volontari, per narrare ai visitatori la storia dei siti prescelti e coinvolgere gli ospiti in un viaggio a ritroso nel tempo, per scoprire come gli avvenimenti del passato abbiano costruito il presente, passo dopo passo, pietra dopo pietra e posto le basi su cui innalzare il futuro di Settimo”.
I MONUMENTI. Questi i monumenti aperti con la novità di Is Domus de Ayayu un archeoparco didattico che propone la ricostruzione a grandezza naturale di diversi tipi di abitazione e monumenti funerari risalenti ai periodi neolitico, nuragico e fenicio-punico. Nello specifico si potranno visitare una capanna bilobata con focolare e arredi, una singola, una implosa, una capanna quadrangolare, un forno a fossa del neolitico recente e prenuragico; una capanna in pietra, una tomba dei Giganti, tombe a pozzetto complete di arredi e manufatti del periodo nuragico; due tombe puniche complete di arredi funerari.
Sono poi visitabili come nelle passate edizioni: Casa Dessy e Casa Baldussi le tipiche case a corte campidanesi; l’Antico Molino aperto tra la fine degli anni ‘40 e i primi anni ’50; il Centro di sperimentazione didattica e divulgativa Arca del tempo che consente un emozionante viaggio virtuale dalla Preistoria ai giorni nostri, attraverso ricostruzioni di paesaggi e monumenti riguardanti non solo il territorio di Settimo San Pietro, ma tutta l’area vasta di Cagliari;
la Domus de Janas di S’acua de is Dolus: una grotta del Neolitico recente dove scorre acqua che la tradizione popolare racconta avesse proprietà miracolose: da qui il nome s’acua de is dolus, che significa “l’acqua che lenisce i dolori”; la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo un esempio di architettura gotico – catalana con rimaneggiamenti risalenti a epoche diverse, consacrata nel 1442; e infine l’area archeologica di San Giovanni con la chiesa campestre di San Giovanni Battista di impianto romanico e risalente al XII-XIII secolo, fulcro di un’ area ricca di testimonianze di età antica.
EVENTI SPECIALI. Nel Comune di Settimo San Pietro sono state organizzate varie iniziative per rendere ancora più gradevoli le due giornate di Monumenti Aperti. Tra queste segnaliamo due appuntamenti nell’area archeologica di San Giovanni: sabato alle 17 Il mosaico romano con Giovanna Pietra, responsabile della Soprintendenza di Cagliari per l’area archeologica di Settimo San Pietro, che illustrerà il mosaico di età romana e i recenti lavori in corso; mentre domenica alle 17.30 Gli scavi nell’area di San Giovanni, una conferenza della archeologa Adele Ibba sugli scavi archeologici.
Il comune di Settimo San Pietro aderisce a Gusta la città con attività ricettive e di ristorazione che aprono nelle giornate di Monumenti Aperti affinché la partecipazione alla Manifestazione sia più piacevole e godibile.
Da quest’anno inizia anche la collaborazione con la App Heart of Sardinia, che rilancerà tutti i contenuti informativi dell’edizione 2019.
Inaugurato lo scorso anno viene riproposto Viva Voce – racconta la tua città. Con questo progetto si vuole costruire una mappa dei monumenti e dei luoghi d’Italia con le voci dei cittadini che potranno inviare messaggio WhatsApp di massimo 50 secondi al numero telefonico 348.3146896 descrivendo il proprio legame con un luogo o con un monumento. Il racconto come elemento di coesione del “popolo” di Monumenti Aperti.
INFORMAZIONI. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 16.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.
Info Point saranno dislocati in alcuni punti del paese, il primo nei pressi della Stazione metro/treno.
Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle varie iniziative che arricchiscono la manifestazione si trova nelle cartine/ pieghevoli in distribuzione nei vari siti.
Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
IL TEMA. Il tema di Monumenti Aperti 2019 è Radici al futuro, ovvero ciò che ci appartiene come storia e su cui poggia il domani delle comunità. Trae ispirazione dalle politiche europee tese a valorizzare l’intero patrimonio culturale tangibile, intangibile e digitale, accessibile e inclusivo. Radici al futuro ne rilancia la visione come strumento per favorire il senso di appartenenza alla comunità locale, come dialogo tra le generazioni, dando valore al confronto e all’arricchimento reciproco.
Questo perché vogliamo affidare ai giovani il duplice ruolo di custodi della conoscenza e di attivatori delle opportunità future. Radici al futuro è la sintesi di una trasformazione, il condensato di un passaggio di testimone raccontato dal ciclo della materia che non si interrompe. Radici al futuro disegna l’attingere alle tradizioni culturali e alla storia per costruire la società futura all’insegna della creatività e dell’innovazione. Il patrimonio culturale diventa, quindi, fonte continua di apprendimento e di ispirazione, e la base di una cittadinanza attiva e responsabile.
L’EDIZIONE 2019. Monumenti Aperti 2019 si interroga sulle diverse generazioni (e la loro interazione) e la formazione di una ferma consapevolezza di essere custodi e fruitori del patrimonio culturale. Quel patrimonio materiale e immateriale che la manifestazione ha raccontato negli ultimi vent’anni e che deve essere ri-raccontato adattando la narrazione ai diversi tempi che l’evoluzione tecnologica, formativa, economica e, in generale, umana, ha portato alla luce nel percorso di crescita sociale.
Per questa ventitreesima edizione, salutata dalla Medaglia del Presidente della Repubblica, dal patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del MIBAC, del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, e dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, sono complessivamente 73 le amministrazioni coinvolte, 62 in Sardegna e 11 nella Penisola. Si inizia a Bauladu, Bosa, Tula e Uta il 27 aprile e si chiude nei giorni 9 e 10 novembre in Puglia nei comuni di Terlizzi, Modugno e Palo del Colle.
SITO WEB, UFFICIO STAMPA E SOCIAL MEDIA. I contenuti della manifestazione corredati da informazioni sempre aggiornate, foto, comunicati stampa e materiali video sono ospitati nel sito ufficiale www.monumentiaperti.com. Il racconto in diretta della XXIII edizione di Monumenti Aperti si svolgerà anche su Facebook (@monumentiapertiofficial), Instagram e Twitter (@monumentiaperti), canali social nazionali della manifestazione. Il tag ufficiale della ventiduesima edizione è: #monumentiaperti19. I contenuti video saranno disponibili sul canale YouTube Monumenti Aperti.