L’incontro ha messo in rilievo due progetti che l’amministrazione stintinese sta portando avanti, quello della Pelosa appunto e quello del waterfront del centro abitato. Progetti che gli organizzatori della riunione hanno definito esempi di visione lungimirante dell’amministrazione comunale, che segue un percorso virtuoso sia dal punto di vista amministrativo che tecnico.
«Quello della Pelosa è un progetto che arriva da lontano – ha detto il sindaco Antonio Diana – che trova la sua origine nel Puc approvato nel 2010 e che ha ottenuto la valutazione di coerenza dalla Regione nel 2015. Fa parte di un disegno più ampio, che punta a valorizzare, anche dal punto di vista ambientale, il nostro territorio e a renderlo più funzionale per coloro che lo abitano».
L’attivazione dei lavori per il primo stralcio della Pelosa, per i quali ci sono a disposizione circa 5milioni di euro finanziati dalla Regione, dovranno essere preceduti dalla conferenza dei servizi che dovrà dare il via libera al progetto definitivo. Intanto l’amministrazione comunale sta procedendo con gli espropri di alcune aree limitrofe alla spiaggia, quindi ai loro frazionamenti e alle proposte economiche. A illustrare il progetto sono stati l’architetto Paolo Greco, responsabile dell’Ufficio tecnico lavori pubblici, del Comune di Stintino e, in rappresentanza di Criteria, l’impresa capofila del Rti che sta realizzando il progetto definitivo, il geologo Maurizio Costa.
È stata Elisabetta Sanna, invece, architetto di RE:Landscape (impresa che fa parte del raggruppamento temporaneo di impresa con SpazioZeroAtelier e Criteria srl) a illustrare il progetto che lo scorso anno, su 19 partecipanti, si è aggiudicato il concorso internazionale di idee promosso dal Comune per lo studio del waterfront del paese. Il progetto, che mira alla riqualificazione del porto di Stintino, ha l’obiettivo di ridefinire i contorni del borgo, del porto minore, del lungomare Colombo sino all’imboccatura del Porto Mannu, per arrivare poi alla Marina di Stintino. Un vero e proprio potenziamento delle relazioni tra paese e porto per creare un ambiente urbano dalla forte identità.
A chiudere gli interventi è stata la docente di argraria dell’Università di Sassari, Luisa Carta, che ha presentato un approfondimento sugli aspetti e sulle caratteristiche del sistema vegetale dunale dell’area della Pelosa.