Passione, cultura e tradizione sono i caratteri distintivi de “La pittrice di Tindarìa”,opera pervasa da una semplicità che si mette in mostra con fierezza contrapponendosi alla complessità quotidiana che si espande giorno dopo giorno. Attraverso la raffinatezza delle parole dell’autore, il lettore si ritrova quindi immerso in una dimensione pura, ma contornata da una cultura sofisticata, tipica di una curiosità meridionale che viene resa protagonista del romanzo.Viene infatti presentata una meridionalità propria dei personaggi e degli avvenimenti, che vedono come protagonisti una pittrice e un giornalista intrecciati nella loro quotidianità e complicità di sguardi e di sorrisi.
Vito Pinto, giornalista, ha iniziato la sua attività come redattore de“L’Amico di Vietri”, quindicinale al quale collaborava anche Giuseppe Prezzolini, e come corrispondente de “Il Tempo”, di Roma. Ha collaborato con diversi periodici nazionali e locali ed è stato direttore responsabil edi emittenti televisive e di giornali mensili e settimanali.
Numerose le pubblicazioni sulla ceramica e sul territorio tra le quali si segnalano Racconti della Costa (2000) e Irene Kowaliska 1939 (2018).Con la Graus Editore ha pubblicato Viaggio inverso (1a ed. giugno 2016,2a ed. maggio 2018) ricevendo il “Premio Napoli Cultural Classic 2016”.È stato anche vincitore del Premio Internazionale di giornalismo “Villa Romana” Minori 1982, del Premio “Furore” di giornalismo 2010, e delPremio “Mari di Costa – Amalfiguida” 2012. È studioso della ceramica,in specie di quella di Vietri sul Mare, ed è autore di diverse pubblicazioni tra le quali Iconografie ceramiche vietresi (1986), Giovannino ceramista vietrese (1997), La ricerca della forma – Carmine Carrera (2002), Storia di un ceramista – Giuseppe Cassetta (2003).È ideatore e curatore del “Laboratorio di Idee & Emozioni” per un confronto della ceramica con altre arti.È stato curatore di numerose mostre in Italia e all’estero.