Il 19 giugno scorso, in occasione dell’annuncio delle nomine ed i trasferimenti in programma per il nuovo Anno pastorale, l’Arcivescovo di Sassari Mons. Gian Franco Saba ha accompagnato con un messaggio l’interpretazione delle decisioni prese con la collaborazione dei numerosi presbiteri coinvolti: “Le ragioni delle scelte sono molteplici: esigenze pastorali, esigenze di singole persone… ma il fine ultimo è riscoprire la gioia del Vangelo che riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù (cf. EG 1)”.
Nella nuova configurazione di parrocchie e organismi è possibile da subito individuare alcuni macro-obiettivi, rivelatori del più ampio Progetto pastorale diocesano, che pongono il Centro storico di Sassari in primo piano con le sue emergenze e le sue potenzialità.
Da tempo il nucleo urbano della Città storica è divenuto un crocevia di culture, nazionalità e religioni, come successo in tante altre località d’Italia.
Anche Sassari vive il fenomeno della fuga dei residenti dagli edifici più vecchi e l’incremento della presenza di stranieri provenienti da un numero significativo di paesi del continente africano, asiatico e dall’est europeo.
Le quattro antiche parrocchie storiche della diocesi, una volta comprese all’interno della cinta muraria, insieme ad un elevato numero di chiese succursali, rettorie e cappelle, assistono inermi da tempo a questo fenomeno di sostituzione.
Lungi da cedere alla tentazione di chiudersi ulteriormente in un “ghetto confessionale”, mutuando le parole di Papa Francesco l’Arcivescovo Gian Franco ha invitato tutti i presbiteri a “non lasciarsi rubare l’entusiasmo missionario” (EG 80) e il balsamo di una “evangelizzazione gioiosa” (EG 24).
Nasce così la Commissione pastorale per il Centro storico, guidata dal nuovo parroco della Cattedrale, mons. Marco Carta, e composta da Don Yaroslav Morykot (sacerdote cattolico orientale ucraino) nuovo collaboratore nella Parrocchia cattedrale e don Matteo Jianping Jian (sacerdote di origini cinesi) nuovo Amministratore parrocchiale del Santissimo Crocifisso e Sant’Apollinare.
Insieme a don Fernando Maria Cornet (sacerdote proveniente dall’Argentina) attuale Parroco di San Sisto e San Donato e all’équipe vocazionale del Seminario arcivescovile, guidata dal nuovo Rettore don Andrea Piras, la neonata Commissione si occuperà di valutare e trovare nuovi e più efficaci strumenti pastorali per rigenerare la presenza della Chiesa nel cuore della Città, a vantaggio di tutti e per “un rinnovato esercizio della comune responsabilità ecclesiale -specifica l’Arcivescovo- inteso non come burocratica conduzione e gestione delle comunità e degli uffici pastorali, ma come servizio di amore e responsabilità… nel cammino di rinnovamento pastorale in corso, volto ad attivare i processi spirituali, pastorali e culturali richiesti dal Santo Padre Francesco con l’Evangelii Gaudium”.
Con questa disposizione, Mons. Saba decide di promuovere la presenza dei sacerdoti per valorizzare la ricchezza che il dialogo tra le tante realtà sociali, culturali e religiose nel centro di Sassari può produrre, istituendo un’area di specifica cooperazione pastorale in rapporto alla vocazione territoriale di comunità e spazi.
Strategiche, in tal senso, saranno anche la presenza e l’affiancamento nelle attività pastorali della Fondazione Accademia. Casa di popoli, culture e religioni. Per un nuovo umanesimo integrale.
L’Istituto di alta formazione, nato per volontà del Vescovo Gian Franco proprio allo scopo di valorizzare le connessioni tra poli spirituali e culturali, raccoglie e compone le eredità di tante esperienze ecclesiali affini che nei decenni passati hanno contribuito a definire armonicamente l’identità ecclesiale, culturale e sociale della Città.