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Un’idea connessa alle oggettive difficoltà di poter normare con dettami calati dall’alto e senza considerare le varie differenze (architettoniche, strutturali, etc) dei locali e attività e luoghi dove si vuole fare musica. Invece di indicare limiti che non sono facilmente verificabili e su cui pendono sempre ricorsi e altri ostacoli non utili né a chi vuole fare impresa (e dare lavoro) né a chi ha diritto al riposo, è arrivato il momento di cambiare.
La commissione locale sarà composta da rappresentanti del mondo della musica, tecnici audio, Comune, Meta, Polizia Municipale e Vigili del Fuoco. Sarà stilato un elenco (aggiornato di volta in volta) dei locali, attività e luoghi che fanno intrattenimento musicale; questi saranno oggetto di verifica dell’emissione sonora. Il limite sarà fissato da una sorta di “concordato di vicinato”: con la musica accesa, la commissione andrà a verificare se e quanto può produrre fastidio o meno al vicinato l’emissione della fonte esaminata.
Dunque non una normativa “calata dall’alto” e diffusa su intere zone della città che, per conformità e altre tipologie, sono totalmente differenti una con l’altra, ma una verifica sui limiti di emissione “locale per locale”. Questo per permettere a chi non crea un oggettivo disturbo (certificato su tabelle compilate locale per locale) di poter fare musica a dei livelli consoni.
Tale proposta, condivisa dagli operatori musicali e dei locali presenti all’incontro è stata fatta propria dal candidato Emiliano Piras che ha ribadito più volte in questi anni, anche con manifestazioni da lui create e sostenute, che musica, intrattenimento e cultura sono pilastri del turismo e dunque dell’economia, benessere e socialità della città di Alghero.