La prima giornata di gara era iniziata con la tappa a Villanova Monteleone, la puntata al Nuraghe Appiu e il passaggio sui tornanti della Scala Piccada. Domenica la sfida si è concentrata nel cuore della Baia delle Ninfe, tra Porto Conte, Capo Caccia, nel kartodromo “Pista del corallo” e nella Nurra. Dopo le sfide gli equipaggi hanno fatto sosta a Fertilia per rientrare ad Alghero, nel villaggio “Baia delle Ninfe” allestito da Nicola Mancini nell’area portuale, dove tra degustazioni e momenti di intrattenimento si sono tenute le premiazioni, alle quali ha partecipato anche il presidente del consiglio regionale, Michele Pais. È stata quella l’occasione per spiegare che manifestazioni del genere vanno preservate e valorizzate non solo sul piano agonistico, ma anche per quel che sono in grado di esprimere sul piano promozionale.
Quest’anno alla “Baia delle Ninfe” hanno partecipato oltre 50 equipaggi, quindici dei quali arrivavano da oltre Tirrenno: per molti di loro era la prima volta in Sardegna, a conferma del fatto che lo sport, e in particolare i motori, possono essere un veicolo turistico prezioso. La tappa del Campionato italiano di auto moderne l’ha vinta l’equipaggio di Rovigo composto da Diego Verza e Boris Santin su Polo Volkswagen. Il Trofeo nazionale regolarità di auto storiche l’ha vinto i sassaresi Alessandro Virdis e Silvia Giordo su una Porche 356 del 1956. La gara di regolarità turistica di auto storiche è andata ai cagliaritani Valentino Poddi e Alessio Bellisai su Fiat Gamine Vignale, mentre la regolarità turistica di auto moderne è andata a Sergio Mibelli e Alessandra Vacca, anche loro di Cagliari, su Catheram.
Grati ai partner pubblici e privati che hanno collaborato all’evento e alla polizia locale per il supporto logistico, secondo gli organizzatori «l’esperimento della “Baia delle Ninfe” subito dopo Rally Italia Sardegna è sicuramente riuscito», come spiega il presidente di Aci Sassari, Giulio Pes di San Vittorio.