“Il sindaco uscente Mario Bruno ci ha provato pure stavolta, ma i risultati raggiunti sono inapprezzabili quanto salatissimi”.
E’ il commentato della parlamentare algherese Paola Deiana in merito ai lavori di riposizionamento a San Giovanni della sabbia ottenuta dalle operazioni di recupero. La Posidonia vagliata, infatti, è stata conferita presso l’impianto della ditta Ecocentro Sardegna Srl di Quartu Sant’Elena e sono state ottenute 800 tonnellate di sabbia che però può essere riposizionata solamente a San Giovanni, dove è imposto un divieto permanente di balneazione.
“Siamo in campagna elettorale e l’amministrazione per far presto – ha sottolineato la deputata del Movimento 5 stelle -, ha scelto il percorso autorizzativo più semplice, ma soprattutto più rapido e quindi la Regione non ha potuto che autorizzare unicamente il riposizionamento della sabbia lì, nel luogo dove era stata portata non per l’azione delle forze naturali, ma dalla mano lenta e puntuale dell’uomo che l’aveva raccolta negli anni lungo tutto il litorale e con la forza delle macchine l’aveva trasferita lì dove non ci si può nemmeno bagnare”.
“Il perché di tanta fretta lo conosciamo, ma va sicuramente precisato – afferma Paola Deiana – che questa scelta dell’amministrazione uscente porterà a ulteriori costi. Se si fosse pensato al bene della città e alle tasche dei cittadini, la soluzione migliore sarebbe stata quella di aspettare la procedura di VIA della Regione per far si che questa sabbia certificata e idonea fosse riposizionata in altre zone: non in un sito con divieto di balneazione ma in aree soggette a erosione”.
“Per un voto tutto è lecito, anche fare i giochi con la sabbia”, ha concluso la deputata algherese che ad aprile ha depositato la sua proposta di Legge ‘Interventi a favore della corretta gestione della Posidonia oceanica’” e che sin dall’inizio del suo mandato di deputata sta lavorando per sostenere il turismo balneare con l’obiettivo di risolvere l’annoso problema di gestione della Posidonia oceanica spiaggiata che è costoso e non dà risposte alla sua tutela.